Quando si parla di scambi commerciali di prodotti agroalimentari è inevitabile parlare anche di politica alimentare, e quindi di sicurezza alimentare, e dei relativi meccanismi di controllo e di armonizzazione degli standard qualitativi. La messa a punto di sistemi di qualità e la conoscenza reciproca delle normative in vigore nei paesi mediterranei, così come i meccanismi di controllo e di organizzazione della qualità applicati lungo la catena alimentare costituiscono la condizione basilare per affrontare la problematica della liberalizzazione del commercio dei prodotti agroalimentari, riemersa con una certa intensità nella nuova politica mediterranea messa in atto nell'ambito della Politica Europea di Vicinato.
Dall'analisi di questi processi deve anche scaturire una nuova spinta a rilanciare lo spirito di Barcellona, a costruire la più grande area di libero scambio al mondo, anche nel settore agroalimentare, integrando gli obiettivi, le risorse e gli strumenti del Partenariato Euromediterraneo e della Politica Europea di Vicinato.
Tali considerazioni hanno indotto il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) a dare vita ad un Osservatorio Mediterraneo, affidandone la realizzazione ad Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare e all'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, sede italiana del Ciheam di Parigi, nell'ambito di un programma di attività volte allo studio di un'area geo-politica ed economica che riveste un particolare interesse soprattutto per l'agricoltura italiana.
Con il quinto Rapporto, dedicato ai sistemi di qualità, rapporti commerciali e cooperazione euromediterranea, l'Osservatorio Mediterraneo offre un ulteriore contributo alla riflessione su un tema particolarmente interessante e di comune interesse, come emerso anche nel corso della Prima Conferenza Euromediterranea dei ministri dell'Agricoltura, tenutasi a Venezia nel novembre 2003. Questo rapporto, segue ed integra i precedenti rapporti dell'Osservatorio, dedicati alle dinamiche dei mercati dei prodotti agroalimentari, alla pesca nel Mediterraneo, ed allo sviluppo rurale nelle politiche di integrazione del Bacino Mediterraneo.