Al World Agri-Tech Innovation Summit 2023 di Londra si respirava aria di innovazione. Esposti all'evento londinese c'erano attrezzature a guida autonoma, robot, nuovi agrofarmaci e fertilizzanti, satelliti e sensori. Ma anche ciò che non è tangibile, come i dati, ha catalizzato l'attenzione di investitori e aziende.

 

Se infatti si moltiplicano le fonti di dati in agricoltura (sensori, attrezzature, trattori, satelliti, droni, eccetera) c'è ancora molto da fare sul fronte dell'interoperabilità e dell'integrazione di servizi. Di questo abbiamo parlato con Mark Pendergrast, director of Business Development & Go to Market di Climate LLC, la società parte del Gruppo Bayer che ha sviluppato la piattaforma per l'agricoltura di precisione Climate FieldView.

 

Proprio Bayer ha siglato nel 2021 un accordo con Microsoft per unire le forze e ad inizio 2023 sono stati resi noti i primi risultati di questa alleanza. "Come Bayer abbiamo una conoscenza specifica dei problemi dell'agricoltura, mentre Microsoft ha un knowhow unico sul fronte dell'analisi dei dati e delle soluzioni cloud", ci racconta Pendergrast.


"È dunque stato naturale unire le forze per superare alcuni dei problemi che frenano lo sviluppo dell'agricoltura digitale, come la mancanza di interoperabilità, al fine di fornire agli agricoltori servizi sempre più di valore".

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Data Manager for Agriculture e AgPowered Services

Il primo frutto di questa partnership è Data Manager for Agriculture (Adma), una piattaforma che si basa su Microsoft Azure, soluzione cloud che mette a disposizione della stessa Bayer e di soggetti terzi la potenza di calcolo di Microsoft. Proprio grazie ad Adma Bayer ha annunciato di aver sviluppato nuovi servizi che saranno resi disponibili agli agricoltori sotto il brand AgPowered Services.


Ma i dati e il knowhow agronomico di Bayer, uniti alla capacità di calcolo cloud di Microsoft, sono messi a disposizione anche di terzi per lo sviluppo di nuove soluzioni o servizi.

 

Ad esempio un istituto di credito potrebbe sfruttare Data Manager for Agriculture per sviluppare un prodotto bancario che soddisfi le esigenze delle aziende agricole. Previa autorizzazione dell'agricoltore, la banca potrebbe avere accesso ai dati dell'azienda e potrebbe analizzarli, tramite un tool sviluppato su Adma, per offrire una soluzione su misura del farmer e monitorarne le performance.

 

Mark Pendergrast durante il World Agri-Tech 2023 di Londra

Mark Pendergrast durante il World Agri-Tech 2023 di Londra

(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

Due le parole chiave in questo processo: interoperabilità e integrazione. L'interoperabilità è la capacità di due sistemi di scambiarsi dati. In questo caso Bayer fornirebbe all'istituto di credito i dati dell'agricoltore (previa sua autorizzazione) tramite la piattaforma Adma, che di fatto avrebbe il ruolo di "tradurre" i dati in un linguaggio comune. "Non vogliamo creare un nuovo standard, quanto usare le nuove tecnologie per eliminare la necessità di creare un nuovo standard", sintetizza Pendergrast.

 

Mentre sul fronte dell'integrazione è interessante notare come il nuovo ipotetico servizio sarebbe potenzialmente offerto all'agricoltore tramite Climate FieldView, la piattaforma di digital farming di Bayer. Su un'unica piattaforma di lavoro l'agricoltore avrebbe così accesso a servizi offerti da terze parti che sfruttano le potenzialità dei dati e del cloud.

 

"Data Manager for Agriculture è aperta a tutti, anche ad altre aziende del settore. Vuole infatti essere una piattaforma agnostica, in cui chiunque può entrare per sviluppare nuovi servizi per qualunque tipo di coltura, non solo quelle su cui si focalizza Climate FieldView", sottolinea Mark Pendergrast.

 

"La piattaforma cloud è un soggetto terzo che non sfrutta direttamente i dati, ma li veicola in maniera interoperabile a chi fornisce il servizio. È come se con Data Manager for Agriculture avessimo creato le autostrade su cui transitano i dati, ma non vedessimo le macchine passare".

 

Interoperabilità e integrazione, la strada è segnata

D'altronde qualcosa di simile si è visto con la partnership tra Allianz e xFarm, startup italiana presente al World Agri-Tech 2023 di Londra. Quest'anno l'assicurazione ha infatti offerto una polizza parametrica, tramite la piattaforma per l'agricoltura di precisione, volta a tutelare i maiscoltori dal rischio siccità.

 

xFarm ha infatti fornito tutti i dati necessari ad Allianz per gestire la polizza, acquistabile dalla piattaforma stessa. E, nel caso si verifichino le condizioni previste dal contratto, l'agricoltore viene risarcito del danno subìto, senza bisogno che un perito entri in campo. I dati in pancia ad xFarm vengono così utilizzati da Allianz per offrire un servizio di valore all'agricoltore.

 

Sullo stesso concetto funziona anche un'altra polizza parametrica (rilasciata da Revo Insurance e Neosurance), questa volta offerta dalla piattaforma Elaisian per tutelare gli olivicoltori dai danni della mosca. Chi utilizza il software della startup può infatti acquistare una polizza parametrica e se si verifica un attacco di mosca consistente, valutato secondo un indice elaborato da Elaisian stessa e alimentato dai dati provenienti dalle centraline di campo, allora l'assicurazione risarcisce automaticamente il danno.

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A rendere interoperabili i dati su dataset differenti possono essere delle Application Programming Interface (Api) appositamente create (complesse e costose da realizzare) oppure delle soluzioni terze che si frappongono tra i due soggetti interessati a comunicare.

 

Al World Agri-Tech 2023 di Londra erano presenti i principali attori di questo comparto, come Agrirouter e Leaf. La prima è una piattaforma di scambio dati per l'agricoltura, sviluppata dalla tedesca DKE-Data e con oltre duecento partner. Focus di Agrirouter sono le macchine agricole (trattori e attrezzature) che permette di rendere interoperabili indipendentemente dal brand.

 

Leaf è invece una società californiana che si occupa di interoperabilità tra software provider. Come ci ha spiegato Reinder Prins, Global AgTech and AgData executive di Leaf, invece di far comunicare due software direttamente tra di loro tramite Api, Leaf ha costruito una infrastruttura che "traduce" automaticamente due linguaggi differenti, rendendo interoperabili due sistemi.

 

Integrazione di servizi, la strada per semplificare la vita agli agricoltori

Un bell'esempio di integrazione riguarda l'acquisizione da parte di BASF di Hort@, spinoff dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che ha sviluppato e validato nel corso degli anni un portafoglio molto ampio e affidabile di Decision Support System (Dss) per la difesa delle colture.

 

Sistemi di Supporto alle Decisioni che, come ci ha spiegato Konstantin Kretschun, global head of BASF Digital Farming, saranno integrati in giro per il mondo all'interno della piattaforma Xarvio Digital Farming.

 

Alcune delle soluzioni offerte sulla piattaforma Xarvio™ Field Manager

Alcune delle soluzioni offerte sulla piattaforma Xarvio Field Manager

(Fonte foto: BASF)

 

Xarvio Digital Farming è il brand all'interno del quale ricadono tutte le soluzioni digitali sviluppate da BASF, tra cui la principale è Field Manager, che abilità l'agricoltura di precisione. Le soluzioni di Hort@ verranno in questo modo valorizzate all'interno di una piattaforma che vuole accompagnare l'agricoltore nel suo lavoro quotidiano.

 

In quest'ottica i Dss saranno resi disponibili nei diversi Paesi sulla base delle caratteristiche peculiari dell'agricoltura locale. Ad esempio un Dss per il grano potrebbe essere spinto in Canada, mentre quello per la vite in Francia o in Spagna. E tali Dss si avvantaggeranno dell'essere integrati in una piattaforma più ampia, ricca di dati utilizzabili per rendere all'agricoltore un servizio ancora più preciso.

 

Anche nel caso di Xarvio il tema dell'interoperabilità è cruciale. E infatti la piattaforma di BASF dialoga con le attrezzature agricole tramite Xarvio® Connect, un device che si connette al trattore. Ma Xarvio è anche partner di Agrirouter. Inoltre la società ha stretto accordi direttamente con partner terzi, come ad esempio Dji, per rendere  facilmente utilizzabili sulla piattaforma i rilevamenti effettuati dai droni.

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