La Toscana ha stanziato le risorse per avviare il piano di gestione del calabrone asiatico, detto anche calabrone a zampe gialle, Vespa velutina.

 

A darne notizia è la Regione stessa, tramite un comunicato stampa uscito ieri.

 

Il piano, denominato Vespa velutina 2023, prevede un sistema di monitoraggio dell'insetto e di ricerca e distruzione dei nidi, anche con sistemi e tecnologie sperimentali.

 

Al piano di gestione collaboreranno le associazioni apistiche regionali Arpat, Aapt e Toscana Miele e le istituzioni di ricerca che già da anni si stanno occupando del problema dell'espansione di questa specie invasiva in Toscana.

 

In particolare, per la parte scientifica saranno coinvolte l'Università di Pisa, con il professor Antonio Felicioli del Dipartimento di Scienze Veterinarie e il dottor Alessandro Cini del Dipartimento di Biologia, e l'Università di Firenze con la professoressa Rita Cervo e il dottor Federico Cappa del Dipartimento di Biologia.

 

Il tutto in collaborazione anche con la rete di StopVelutina, gestita da Crea, che monitora l'espansione a livello nazionale.

 

Per la vicepresidente della Regione e assessore all'Agroalimentare Stefania Saccardi, il piano di gestione sarà un importante strumento a supporto degli apicoltori del territorio, per intensificare la lotta contro questa specie invasiva, che sta minacciando il patrimonio apistico regionale e le relative produzioni. 

 

"Una risposta concreta ad una delle minacce più insidiose per la nostra apicoltura, le cui produzioni sono state già duramente ridotte in questi anni, a causa degli effetti del cambiamento climatico" come ha dichiarato l'assessore. 

 

Questa specie infatti non è pericolosa per l'uomo, almeno non più di altri calabroni o vespe, ma è un temibile predatore di api da miele, in grado di causare danni anche rilevanti agli alveari.

 

Vespa velutina è stata segnalata la prima volta in Toscana già nel 2017 in Versilia, ma negli ultimi anni si è diffusa in varie parti della Regione.

 

Fino ad oggi questa specie è stata segnalata in provincia di Massa e Carrara e in Lucchesia, in particolare in alta Versilia e in Garfagnana, dove ormai la sua presenza è stabile.

 

E poi in provincia di Pisa, dove si stanno ripetendo gli avvistamenti sia sul litorale del Parco di Migliarino San Rossore e Massaciuccoli, sia nella periferia della città, e in provincia di Firenze, di Livorno e di Pistoia, dove il primo avvistamento è stato fatto solo pochi giorni fa.