Si chiude positivamente il bilancio 2017 dell'Associazione mantovana allevatori (Ama), che lo scorso 30 giugno ha tenuto l'assemblea annuale nella sede di Tripoli di San Giorgio.
Bilancio previsionale per l'anno in corso che, allo stato attuale, dovrebbe assicurare il pareggio.

Nelle prossime settimane il Consiglio direttivo dell'Ama valuterà l'ingresso nell'Associazione regionale allevatori, per migliorare i servizi offerti agli associati e uniformarsi al progetto nazionale dell'Aia, anche in un'ottica di razionalizzazione dei costi.
"In questa fase - ha affermato il presidente dell'Ama Roberto Chizzoni, affiancato dal direttore Riccardo Gorzoni - stiamo concertando con l'Associazione regionale degli allevatori attenzioni specifiche per una provincia che in questi 71 anni di vita si è sempre distinta per la qualità dei servizi erogati, per aver saputo anticipare le esigenze degli allevatori, offrendo consulenze all'avanguardia".

L'obiettivo per l’Associazione mantovana allevatori, ha detto il presidente Chizzoni, "è portare la propria capacità al servizio dell'organizzazione regionale".

La decisione di aderire al progetto regionale dovrà essere presa nelle prossime settimane.

Per la zootecnia il 2017 è stato abbastanza soddisfacente in termini di mercato per il latte, la suinicoltura e i bovini da carne, anche se è proseguito a livello provinciale il trend di chiusura delle stalle, senza però influire negativamente sui quantitativi prodotti.

In vista del percorso in atto a livello provinciale, Roberto Chizzoni ha fatto appello all'unità a tutti gli allevatori associati. "L'Associazione mantovana allevatori è sempre stata molto unita e proprio la coesione per sostenere la crescita e la competitività della nostra zootecnia è stata il punto di forza che l'ha portata ad essere la prima Apa in Italia, con bilanci sempre positivi".

Per il presidente dell'Associazione regionale degli allevatori della Lombardia (Aral), Fortunato Trezzi, "Mantova ha sempre dimostrato di saper crescere attraverso l'aggregazione, che sarà fondamentale per fornire cibo a una popolazione mondiale che aumenta e per distinguere le produzioni locali sul fronte della qualità, della tracciabilità, del benessere animale e della distintività".