Per il mais nazionale l’avvio della nuova campagna commerciale è stato segnato da un vero e proprio crollo dei prezzi all’ingrosso.
Complici i cali registrati dalle quotazioni nelle principali Borse Merci mondiali, il prezzo medio mensile si è attestato a settembre sui 160 euro/t, facendo segnare un ribasso del 15,4% rispetto ad agosto e accusando un divario negativo rispetto allo scorso anno del 13,7%. Solamente nella parte conclusiva del mese il mercato maidicolo ha mostrato segnali di stabilizzazione.

Ribassi su base congiunturale hanno interessato anche il prezzo del frumento tenero panificabile, seppur di entità più contenuta rispetto al mais: -2,7% e prezzo medio mensile attestato sui 185 euro/t. Andamento negativo che si è riscontrato anche su base annua: -7%.

Ancora una fase di stabilità si è osservata per il frumento duro nazionale. I valori del prodotto con qualità migliore (varietà fino) si sono mantenuti sulla soglia dei 300 euro/t (-0,3% su base mensile), ai massimi da settembre 2011. Frumento duro nazionale che tra i principali cereali è l’unico che fa segnare una variazione anno su anno positiva: +11% a settembre. Le prime rilevazioni di ottobre hanno evidenziato invece una ripresa dei rialzi, sulla scia dei timori su qualità e quantità del frumento duro proveniente dal Canada.