Condividere soluzioni, tecnologie innovative e novità normative nel campo della difesa fitosanitaria: Novalis Forum è un incontro di aggiornamento per tutte le aziende agroalimentari con focus sullo sviluppo delle nuove sostanze attive e sulle problematiche annesse alle lunghe procedure di approvazione.

 

La seconda edizione dell'evento, organizzata da Vitalia Consulting, si è svolta il 21 novembre 2023 a Piacenza.

 

Open innovation: informare per innovare

In apertura del Forum, Stefano Jondini, ceo di Expedia Mrcc, ha evidenziato le difficoltà che la filiera agroalimentare deve affrontare: i complessi scenari climatici e il calo dei prodotti fitosanitari disponibili in commercio minacciano le produzioni.

Questo è un problema importante se si fa affidamento alle sole tecniche di difesa chimica tradizionale.

Quindi è necessario tenersi aggiornati sui nuovi prodotti disponibili e su nuove tecniche e strategie di difesa per avere una produzione adeguata alle richieste del mercato.

 

Proprio con questa finalità, Jondini suggerisce l'adozione di un nuovo approccio aziendale basato sull'open innovation: un modello di innovazione e business aperto che consente di condividere con gli operatori del settore le nuove soluzioni tecnologiche sviluppate dai progetti di ricerca e sviluppo.

 

Il concetto di open innovation nasce nel 2003, a fronte della crescente domanda tecnologica nei processi produttivi.

Si basa su un completo contrasto rispetto al precedente metodo di fare ricerca e sviluppo aziendale, che avveniva esclusivamente all'interno dell'azienda ed era basato sulla segretezza dei progetti.

Oggi l'evoluzione tecnologica delle soluzioni corre ad una velocità talmente elevata che è insostenibile per un'azienda realizzare innovazione esclusivamente internamente; occorre un modello differente basato sull'apertura e lo scambio di informazioni.

 

Ma come si realizza l'open innovation?

Può avvenire in diversi modi: collaborazioni con università ed enti esterni, consulenza di professionisti esterni all'azienda, promozione e acquisizione di startup ad integrazione del team di ricerca e sviluppo interno.

 

L'open innovation si può applicare in tutte le aziende della filiera agroalimentare.

Anche per quanto riguarda i mezzi di difesa, è fondamentale creare una rete di persone competenti per stare al passo con l'evoluzione normativa in campo fitosanitario.

In relazione alla registrazione di nuove sostanze attive, l'evoluzione delle normativa mira a velocizzare le procedure di approvazione dal punto di vista amministrativo, ma non vale la stessa cosa dal punto di vista scientifico.

Infatti, le stesse linee guide del Regolamento Ce 1107/2009 richiedono test lunghi e complessi: una situazione che porta ad allungare l'intero processo e richiede quindi una maggiore comunicazione tra i professionisti coinvolti.

 

Fare difesa innovativa con tecniche di biocontrollo

Dal Novalis Forum è emerso un problema molto sentito: il numero di sostanze attive presenti in commercio è drasticamente calato dagli Anni '90 ai 2000, sia per i prodotti chimici tradizionali che per i bioagrofarmaci, per mancato rinnovo, ritiro volontario o scadenza dell'approvazione.

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È importante quindi trovare nuove strategie combinate di difesa delle colture per garantire produzioni agroalimentari adeguate.

 

Una delle possibili strategie è stata presentata da Francesco Burlot di Koppert Italia: il biocontrollo come valida alternativa o ad integrazione della difesa convenzionale, in particolare per mezzo di macrorganismi.

Infatti, la difesa chimica tradizionale deve far fronte attualmente a tempi molto lunghi per l'autorizzazione di nuove sostanze attive: in Europa ci vogliono dai 5 ai 10 anni, mentre nel mondo circa 2-3 anni.

 

Il trend è quindi molto chiaro: stanno diminuendo le sostanze attive disponibili in commercio e diventa fondamentale comprendere pregi e difetti dei nuovi prodotti a disposizione, per posizionarli al meglio e disporre di strategie efficienti in campo.

 

E proprio per la necessità di formare professionisti esperti in tecniche di biocontrollo, nasce la Biosolution Academy, presentata da Tito Caffi, professore dell'Università Cattolica del sacro Cuore Piacenza. Si tratta di un corso per la formazione di esperti di alto livello nello sviluppo di strategie alternative ai prodotti chimici di sintesi per la difesa delle piante dagli organismi dannosi.

 

Quest'anno l'Academy, di cui AgroNotizie è partner, è alla sua seconda edizione.

Puoi trovare tutti gli articoli sulla Biosolution Academy a questo link.