Con l'inizio della stagione estiva si risvegliano le più voraci consumatrici di rucola dell'areale mediterraneo: le altiche, appartenenti al genere Phyllotreta spp., all'ordine Coleoptera e alla famiglia Chrysomelidae, più comunemente note come "pulci" per la loro spiccata capacità saltatoria.

 

I danni causati da questo insetto si manifestano sia a carico delle foglie che dell'apparato radicale.


Gli esemplari adulti causano rosure di caratteristica forma tondeggiante, e nei casi di maggiore infestazione fanno apparire l'apparato fogliare interamente forato.

 

Le larve con la loro attività trofica causano grave deperimento dell'apparato radicale, ben individuabile dalla presenza di rosure, che limitano la funzionalità della radice.

 

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Radice di rucola danneggiata da larve di altica

(Fonte: Antesia)

 

Caratteristiche morfologiche e ciclo biologico

Esistono diverse specie di altiche appartenenti al genere Phyllotreta che si differenziano per particolari aspetti morfologici:

  • l'adulto, a seconda della specie, presenta dimensioni variabili da 2 a 3 millimetri e colorazioni delle elitre che vanno dal nero al blu/verde e possono presentare linee più o meno marcate di colore giallo, oltre che riflessi metallici più o meno accentuati. Caratteristica comune all'intero genere sono le zampe posteriori saltatorie;
  • le larve oligopode presentano un corpo fortemente allungato di dimensioni variabili dai 3 ai 5 millimetri di colore biancastro;
  • la pupa presenta invece dimensioni leggermente inferiori ma una forma più tozza con appendici ben visibili.

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Adulto di altica

(Fonte: Antesia)

 

Gli individui del genere Phyllotreta svernano prevalentemente come adulti nelle anfrattuosità del suolo.

 

Gli esemplari svernanti iniziano la loro attività trofica prevalentemente su brassicacee spontanee, per poi spostarsi su essenze coltivate come la rucola.

 

L'ovideposizione avviene nel suolo, e le uova si schiudono in circa 10 giorni, mentre dalla larva di 1° età alla larva matura sono necessari circa 24 giorni. Segue la fase diapausante di ninfosi, che avviene anch’essa nel terreno e dura circa 12 giorni. 

 

Le più comuni specie di altica presenti nell'areale mediterraneo compiono 1-3 generazioni all'anno a seconda delle condizioni climatiche.

 

La difesa

Il monitoraggio è indispensabile per poter intraprendere una corretta strategia di difesa da questo coleottero.
Il rispetto delle buone pratiche agricole aiuta a contenere le popolazioni di altiche. Tra le più efficaci menzioniamo:

  • le rotazioni;
  • le lavorazioni profonde;
  • l'eliminazione dei residui colturali di brassicacee;
  • il contenimento delle infestanti;
  • le semine di varietà precoci.

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Rucola danneggiata da altica

(Fonte: Antesia)

 

In previsione di una probabile presenza del fitofago è possibile ricorrere a mezzi fisici quali:

  • utilizzo di piante trappola;
  • utilizzo di reti perimetrali e talvolta anche sopra la coltura.

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Utilizzo di piante trappola per la difesa della rucola da altica

(Fonte: Antesia)

 

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Utilizzo di reti perimetrali per la difesa della rucola da altica

(Fonte: Antesia)

 

Laddove non si riesce a contenere l'altica è opportuno ricorrere a trattamenti fitosanitari registrati prediligendo prodotti a basso impatto ambientale.


A cura di Gaetano Cesarano e Angelo Forte, dottori agronomi di Antesia, Associazione Nazionale Tecnici Specialisti in Agricoltura
Contatti: gaetano.cesarano@hotmail.com e angelo.forte90@virgilio.it