Gli eurodeputati della Commissione Ambiente chiedono un'ulteriore riduzione dell'uso di fitosanitari, più fondi per la ricerca e un migliore monitoraggio per salvare le api e in generale gli impollinatori in Europa. Il rischio è che l'iniziativa europea per gli impollinatori sia un buco nell'acqua. Api e farfalle sono le vittime principali. Voto previsto al Parlamento europeo per gennaio 2020.
 

La risoluzione approvata

È stata approvata da parte della Commissione per l'Ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (Envi) del Parlamento europeo una proposta di risoluzione che sottolinea alcune inefficienze dell'iniziativa europea per gli impollinatori - la strategia Ue che stabilisce obiettivi strategici e una serie di azioni che gli Stati membri devono adottare per affrontare il declino delle api - che di fatto la rendono inadeguata ad affrontare le maggiori cause dell'indebolimento degli impollinatori e della riduzione dell'aspettativa di vita delle api regine.
 

Meno fitosanitari, regole per agricoltura intensiva, maggiori fondi per ricerca e notifiche pubbliche

La Commissione Envi ha richiesto che tra gli obiettivi della futura Politica agricola comune (Pac) rientri non solo la riduzione nell'uso dei fitosanitari ma anche la regolamentazione delle pratiche agricole intensive, affinché sia potenziata la biodiversità e sia promossa la presenza di habitat per gli impollinatori nelle terre agricole. Gli eurodeputati hanno proposto che la riduzione dell'uso di fitosanitari sia fissata come obiettivo nei piani strategici degli Stati membri e come "indicatore comune" con cui monitorare il successo delle misure nazionali nella protezione di api e altri impollinatori.

Si chiedono anche maggiori fondi per sostenere la ricerca e, infine si chiede alla Commissione europea di stabilire norme che garantiscano uno standard minimo di notifiche relative alle autorizzazioni di agrofarmaci - in caso di emergenza -, compresa la necessità degli Stati membri di fornire spiegazioni complete e dettagliate sulle motivazioni della notifica, oltre all'obbligo di renderla pubblica.
 

Iniziativa europea per gli impollinatori

Nel giugno 2018 la Commissione europea ha adottato per la prima volta un'iniziativa che stabilisce obiettivi strategici e una serie di azioni che devono essere intraprese dall'Ue e dagli Stati membri per affrontare l'indebolimento degli impollinatori e per contribuire agli sforzi globali di conservazione. Essa stabilisce tre priorità da raggiungere: incrementare la conoscenza del problema, delle sue cause e conseguenze; affrontare le cause; e sensibilizzare la società in generale per invitarla a collaborare.
 

Chi sono gli impollinatori

Sono un gruppo diversificato di animali e insetti che impollinano colture e piante selvatiche. In Europa, gli impollinatori sono principalmente api, sirfidi, farfalle, falene, coleotteri e vespe. Alcune di queste specie sono domestiche, come ad esempio le api da miele ma possono essere anche roditori, rettili, scoiattoli, scimmie, e l'uomo stesso. E tutti contribuiscono alla riproduzione delle piante.
 

Le cause del declino

Attualmente una specie su dieci di api e farfalle è minacciata di estinzione in Europa. Secondo l'Intergovernmental science-policy platform on biodiversity and ecosystem services (Ipbes), una delle maggiori cause del declino degli impollinatori è l'attività umana e includono cambiamenti nell'uso del suolo per l'agricoltura o l'urbanizzazione. Attenzione a pratiche di agricoltura intensiva che porta a paesaggi omogenei e alla scomparsa di flora diversa, riducendo il cibo e le risorse di nidificazione, ma anche un abuso di insetticidi, inquinanti, prodotti fitosanitari, le temperature in aumento ed eventi meteorologici estremi, e specie esotiche invasive.
 

I precedenti

Nell'aprile 2018, l'Unione europea aveva vietato completamente l'uso all'aperto di imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam, noti come neonicotinoidi, il cui uso è stato collegato a effetti ecologici avversi tra cui rischi elevati per gli impollinatori. Tuttavia, diversi Stati membri hanno notificato deroghe di emergenza relative al loro uso sul proprio territorio.
 

Prossimi passaggi

La proposta di risoluzione approvata dalla Commissione parlamentare Envi verrà adesso votata dall'intero Parlamento europeo nella sessione plenaria di gennaio 2020 a Strasburgo.
 
In collaborazione con Vittoria Protti