Non è affare da quattro spiccioli, in effetti, la manovra di acquisizione di Monsanto da parte di Bayer. Dopo i primi contatti, la società tedesca aveva rilanciato la propria offerta, aumentandola e rendendola "cash", in contanti.
125 i dollari americani per azione offerti da Bayer, pari a un più 40 per cento rispetto al prezzo di chiusura delle azioni Monsanto il 9 maggio 2016.

A Saint Louis, però, sembra che il valore proposto non sia ancora valutato sufficiente, forse perché il valore in azioni non sempre rispecchia quello reale di un'azienda, nel quale rientrano storia, asset, pipeline e presenza consolidata sui territori.
Ciò vale per certe scatole vuote, con quotazioni altissime più che altro speculative, ma a maggior ragione vale anche per aziende solide e robuste, il cui valore intrinseco è solo parzialmente rappresentato dalla quotazione di un giorno.

Sia come sia, Monsanto ha detto no, ma ciò non ha demoralizzato Bayer, la quale si è detta interessata a proseguire nella trattativa.