L'Informatore Agrario ha pubblicato il supplemento al numero 8/2011.

Si tratta di "Vigneto e frutteto, guida alla difesa", analisi approfondita delle novità in materia di sostanze attive e formulati commerciali.

Nel supplemento del mese corrente è riportata una tabella, a cura di Image Line e commentata da Floriano Mazzini, in cui si segnalano i prodotti fitosanitari di recente introduzione in commercio selezionati in base a: nuove sostanze attive, sostanze attive già note purché presentino degli aspetti innovativi, come ad esempio una nuova formulazione, una modifica degli intervalli di sicurezza, estensioni di impiego, ecc.

Tutte le informazioni sono riportate nel motore di ricerca degli agrofarmaci Fitogest.com

Per ulteriori informazioni:
Edizioni L'Informatore Agrario - Tel 045 8009480
Image Line - Tel 0546 680688

Attenzione alle nuove etichette delle sostanze attive riclassificate

di Floriano Mazzini - Servizio fitosanitario - Regione Emilia-Romagna

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Oltre al mancozeb le sostanze che in seguito alle nuove classificazioni di pericolo hanno subìto variazioni in etichetta sono: maneb, propineb, mepanypirim, tetraconazolo, tolclofos metile, zolfo, azadiractina, imidacloprid e piriproxifen

Nei mesi scorsi sono stati emanati numerosi decreti ministeriali che approvano le nuove etichette di alcune sostanze attive riclassificate in seguito al cosiddetto adeguamento al progresso tecnico scientifico - ATP (regolamento CE n. 790/2009). In tabella sono riportati i formulati interessati da questi provvedimenti. Oltre al mancozeb numerose altre sostanze attive come maneb, propineb, mepanipirim, tetraconazolo, tolclofosmetile, zolfo, azadiractina, imidacloprid e piriproxifen hanno subìto variazioni di etichetta conseguenti alle nuove classificazioni di pericolo.
Sempre a seguito della riclassificazione il Ministero della salute ha decretato la sospensione dell'immissione in commercio e dell'utilizzo dei formulati commerciali contenenti la sostanza attiva glufosinate ammonio. La sospensione fino al 30 settembre 2011 è attiva dal 21 dicembre 2010.
 

Nuovi prodotti

E' stata registrata una nuova sostanza attiva ad azione acaricida, bifenazate (Acramite 480SC - Isagro Italia e Siapa) appartenente alla famiglia chimica dei carbazati. La sostanza è attiva su tutti gli stadi mobili degli acari (larve, ninfe e adulti) e possiede un'attività sulle uova di Tetranychus spp.

Il prodotto agisce per contatto e non possiede né attività translaminare, né sistemica. Il suo meccanismo d'azione non è ancora conosciuto; la Commissione Irac (Insecticide resistance action committee - il Comitato internazionale sorto per approfondire le problematiche di resistenza agli insetticidi) ha infatti inserito il bifenazate nel gruppo UN, che raggruppa le sostanze attive con un meccanismo d'azione ancora sconosciuto o incerto.
Il prodotto, classificato come Xi - Irritante e N - pericoloso per l'ambiente, può essere utilizzato su fragola (in pieno campo e in serra), su pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo e zucchino (in pieno campo e in serra) Il dosaggio varia da 20 a 25 mL/hL, utilizzando minimo 200 mL/ha; è opportuno non superare 375 mL/ha sulle orticole e 300 mL/ha sulla fragola. Su fragola e ortaggi a frutto va effettuato generalmente 1 solo trattamento per anno (al massimo sono 2 le applicazioni consentire). Solo in caso di vegetazione molto densa e/o in presenza di gravi infestazioni si consiglia di effettuare una seconda applicazione ravvicinata a distanza di 7 giorni. L'intervallo di sicurezza del prodotto è di 3 giorni.
Sempre in tema di acaricidi c'è da sottolineare la limitazione d'impiego stabilita per il formulato Mirò (Bayer Cropscience) a base della sostanza attiva fenpiroximate che non potrà più essere utilizzata su melo, pero, pesco,
susino e vite. Da segnalare la nuova miscela antioidica a base di quinoxifen + zolfo (Macho, Sipcam) impiegabile su numerose colture (vite, pesco, albicocco, melo, melone, cocomero in pieno campo, zucchino in pieno campo, carciofo in pieno campo, fragola in pieno campo e in serra). Per proteggere gli organismi acquatici è necessario rispettare una fascia di rispetto non trattata di 5 m dai corpi idrici superficiali per la vite e di 20 m per melo, pesco e albicocco.
Per gli utilizzatori è vietato rientrare nelle aree trattate prima di 24 ore dal trattamento senza dispositivi di protezione individuale. L'intervallo di sicurezza è di 28 giorni per la vite, 14 per melo, pesco e albicocco, 7 per cocomero e melone e 3 per zucchino, fragola e carciofo.
Il formulato Banjo (Makhteshim-Agan Italia) a base della sostanza attiva fluazinam è impiegabile anche su vite per uva da vino per il controllo della botrite. Fluazinam appartiene alla famiglia chimica delle piridinammine ed è una sostanza attiva multisito, rientrando infatti tra le sostanze attive classificate a medio-basso rischio resistenza (gruppo 29 FRAC). Agisce per contatto, legandosi alle cere dell'epidermide, offrendo una buona resistenza al dilavamento. L'intervallo di sicurezza è di 28 giorni.
Un'altra estensione d'impiego riguarda il formulato Signum (Basf) contenente la miscela fungicida boscalid + piraclostrobin: il prodotto può infatti essere utilizzato per la lotta alla cladosporiosi del susino (Cladosporium carpophilum). Si tratta di una malattia che in alcuni areali sta creando gravi danni ai frutti.
Anche l'insetticida Steward (DuPont) a base di indoxacarb ha ottenuto l'estensione di impiego su ciliegio (intervallo di sicurezza 14 giorni) per il controllo di Argyrotaenia pulchellana, Adoxophyes orana, Archips spp. e lepidotteri geometridi. Con questo prodotto è possibile effettuare al massimo 2 applicazioni per anno. Per proteggere gli organismi acquatici è necessario rispettare una fascia di sicurezza non trattata di 3 m dai corpi idrici superficiali quando il prodotto è impiegato su melo, pero, pesco, nettarine, albicocco e ciliegio.
Infine, il fungicida Volare (Bayer Cropscience) a base di fluopicolide + propamocarb non può essere più utilizzato sul pomodoro; in etichetta è stata inoltre inserita la limitazione d'impiego nelle aree vulnerabili.
 

(continua nel pdf la lettura di: "Revisione europea delle sostanze attive") 

Inoltre, in questo supplemento:

Difesa delle colture: Problemi emergenti e criticità nella difesa 2010

Difesa del melo: Gelate tardive: la difesa è preventiva
di G. Dallago, M. Prantil, P. Tait
Difesa della vite: Situazione ancora tranquilla in tutta Italia
Difesa delle pomacee: Nulla da segnalare al momento per le pomacee
Difesa delle drupacee: Le piante di susino colpite dal virus del giallume fitoplasmatico delle drupacee vanno abbattute
Difesa dell’olivo: Il 2011 inizia al Sud con forti infezioni di occhio di pavone, cercosporiosi e lebbra
Difesa dell’actinidia: Mantenere costante il controllo degli impianti dal cancro batterico
Formulati commerciali: Agrofarmaci citati in questo numero
Agroindustria: I bioregolatori auxinici secondo L. Gobbi

Strategie di difesa
- vite
- melo
- pero
- pesco
- albicocco
- ciliegio
- susino
- olivo
- actinidia