L'aumento della sostenibilità in viticoltura sta diventando una vera e propria esigenza, a causa dell'aumento della coltivazione di questa coltura in zone con condizioni ambientali differenti e per gli effetti del cambiamento climatico. Il fabbisogno idrico della vite generalmente supera la piovosità media annua, rendendo l'acqua la risorsa più importante per la sostenibilità di questo settore.

 

Il convegno "Viticoltura e Biochar: evidenze e prospettive future" si terrà il 20 aprile 2023 all'Accademia dei Georgofili, Logge Uffizi Corti a Firenze sia in presenza che online. Con l'obiettivo di fare il punto dell'attuale situazione italiana sugli effetti del biochar nel comparto vitivinicolo, e dare prospettive future sul possibile utilizzo di questo ammendante per l'ottenimento dei crediti di carbonio.

 

La recente missione dell'Unione Europea sul suolo e la prossima Politica Agricola Comune (Pac) sostengono il percorso dell'Europa verso azioni specifiche volte ad aumentare la salute del suolo e il sequestro di carbonio, pur mantenendo standard produttivi elevati.

Per questo, è essenziale lo sviluppo di strategie ottimali in viticoltura che riducano l'assorbimento idrico senza deprimere la resa. Per esempio aumentando l'efficienza nell'uso dell'acqua, favorendo la resilienza e al contempo accrescendo lo stoccaggio di carbonio.

 

L'uso del biochar come ammendante del suolo è una pratica agronomica sostenibile ampiamente utilizzata al fine di migliorare la fertilità chimica, fisica e biologica del suolo, la capacità di ritenzione e infiltrazione idrica e agire come meccanismo di stoccaggio a lungo termine per il carbonio.

 

Interverrà al convegno Johannes Lehmann, professore della Cornell University, co fondatore dell'International Biochar Iniziative e membro Us Department of Agriculture and Energy Biomass Research & Development Committee, che fornirà un quadro a livello mondiale sull'utilizzo del biochar.

 

Durante il convegno saranno presentati due progetti del Psr 2014-2022 della Regione Toscana, sottomisura 16.2.

 

A seguire una tavola rotonda alla quale parteciperanno alcune realtà italiane che stanno attuando filiere biochar, legno, energia.

 

Per partecipare al convegno è necessario compilare entro martedì 18 aprile 2023 ore 18:00 il seguente form. Per avere più informazioni e scaricare il programma completo è possibile visitare la pagina dedicata.

 

Le iscrizioni per la partecipazione in presenza saranno accolte compatibilmente con la capienza della sala mentre per la partecipazione online i partecipanti riceveranno le credenziali di accesso alla piattaforma web.

 

Progetto B Wine

"B Wine: biochar per aumentare la sostenibilità e la resilienza della viticoltura" è il progetto del Psr che valuta l'utilizzo del biochar per aumentare la fertilità del suolo e migliorare le produzioni attraverso tre azioni pilota su diverse realtà produttive della viticoltura toscana. Il Cnr Istituto per la BioEconomia (Ibe) e il Cnr Istituto di Geoscienze e Georisorse (Igg) ne sono i partner scientifici, mentre il Bio Distretto del Chianti si occupa della divulgazione dei risultati.

 

Il progetto testa e valida tecnologie consolidate di telerilevamento da velivolo senza pilota (Uav) per indagini sugli effetti del biochar, definendo protocolli rapidi, oggettivi e non distruttivi di monitoraggio su ampia scala, superando così i limiti dell'approccio tradizionale svolto da operatore a terra.

 

L'area di studio è il Chianti Classico, con tre aziende agricole molto diverse in termini di dimensioni aziendali e area produttiva: Fèlsina Spa Società Agricola capofila del progetto, Fattoria di Corzano e Paterno, Tenuta Di Coltibuono Srl.

 

Progetto Ch4r

"Ch4r: ottimizzazione della produzione di biogas e biometano con biochar in azienda agricola per l'utilizzo circolare dei residui agricoli come ammendanti e fertilizzanti bio based" è il progetto del Psr che prevede l'ottimizzazione del processo di digestione anaerobica tramite l'incorporazione di biochar.


Lo scopo è quello di incrementare la produzione di biogas e biometano, ridurre le emissioni di composti azotati volatili ed allo stesso tempo ottenere un residuo altamente ricco di nutrienti.

 

Inoltre, viene testato in campo l'uso di biochar arricchito dal digestato come ammendante bio based per la produzione di specie orticole per investigarne gli effetti sulla produttività e qualità delle colture, sul risparmio idrico e sulla fertilità chimica e fisica del suolo.

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