Gea.vite® è il Protocollo di autovalutazione per la filiera vitivinicola italiana messo a punto da Sata Studio Agronomico in collaborazione con il Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università degli Studi di Milano.
Periodicamente, in questa sezione di AgroNotizie, pubblichiamo una sintetica spiegazione della struttura di Gea.vite®, prendendo in considerazione i singoli ambiti che compongono il Questionario e il Protocollo.
La suddivisione in 11 capitoli, per un totale di circa 250 quesiti, consente di ottenere un approccio globale di filiera, grazie al quale gli addetti al settore possono trovare utili spunti di riflessione per il miglioramento in qualsiasi ambito gestionale, dalla campagna alla cantina.
Il Capitolo 8 comprende tutti i quesiti relativi alla gestione sostenibile della filiera vitivinicola, dalla gestione dei rifiuti, alla biodiversità, al monitoraggio di emissioni di gas effetto serra. L’ampiezza delle tematiche proposte rende indispensabile l’utilizzo del Protocollo Gea.vite® al fine di meglio comprendere i vari aspetti indagati; in questa sezione viene rispecchiato l’approccio alla gestione condivisa delle tematiche tra i tecnici di Sata Studio Agronomico, permettendo una trattazione dell’argomento ponderata sulla base della esperienza diretta acquisita negli anni presso casi aziendali reali presenti su territorio nazionale.

Introduzione alle tematiche trattate
I contenuti di questo capitolo possono essere riassunti dall’acronimo BIOPASS (BIOdiversità, Paesaggio, Ambiente, Sostenibilità Sociale) che, come descritto in seguito, rappresenta anche uno dei due indici di valutazione utilizzato per il calcolo dei punteggi. Queste quattro tematiche possono infatti essere ritenute tra quelle di maggior rilievo nella valutazione di quella che può essere definita la “Sostenibilità” dell’azienda vitivinicola; il crescente interesse rivolto a tali macro ambiti sia dalle normative vigenti che dalle proposte di finanziamento a livello nazionale e internazionale, ne testimoniano l’estrema attualità per il settore vitivinicolo. Particolare attenzione viene rivolta agli aspetti di valutazione relativi alla gestione dei rifiuti, all’impronta idrica aziendale, alla biodiversità nonché al monitoraggio delle emissioni di gas effetto serra. Per quest’ultimo viene inoltre proposto e descritto il calcolatore Ita.Ca®, unico calcolatore di emissioni presente per il settore vitivinicolo italiano, condiviso a livello internazionale.
Viene infine dedicato ampio spazio sia alla valutazione della Biodiversità aziendale, per la quale vengono proposti degli indici specifici di valutazione, sia alla gestione del suolo in vigneto.

Modalità di approccio Gea.vite® (www.geavite.it)
Il Capitolo 8 - “Ambiente, paesaggio e Biodiversità” del Protocollo Gea.vite® propone diversi quesiti, corredati, all’interno del Protocollo, da specifiche trattazioni e indicazioni, nonché da immagini esplicative e bibliografia per ulteriori approfondimenti.
Nel Capitolo vengono presentati una trentina di quesiti focalizzati sui diversi aspetti critici da considerare in un’ottica di gestione aziendale sostenibile.

Essi sono così ripartiti:
• 6 dedicati alla valutazione delle modalità di gestione e smaltimento dei rifiuti e dei rifiuti speciali;
• 7 relativi alla gestione delle acque reflue e all’impronta idrica aziendale;
• 4 riguardanti la gestione sostenibile dello spazio e le attività di manutenzione delle aree aziendali;
• 4 inerenti la valutazione della Biodiversità;
• 2 dedicati all’adozione di programmi di monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra lungo la filiera;
• 3 relativi alla valutazione e monitoraggio dei consumi energetici e dell’inquinamento;
• 2 riferiti alle problematiche di compattamento del suolo ed eventuale adozione di misure contrastanti tale fenomeno.

All’interno del Questionario, al quale l’azienda può accedere dopo aver ottenuto le credenziali necessarie per l’ingresso al sito www.geavite.it, ciascuna domanda prevede diverse possibilità di attribuzione di punteggi (da 0 a 4) e, per ciascun punteggio, vengono codificate le motivazioni di tale attribuzione.
Queste ultime necessitano tuttavia di integrazioni da parte dell’Azienda a seconda degli specifici casi; è previsto a tal fine uno spazio “Note” in cui possono essere registrati brevi commenti aggiuntivi da parte dell’utente.
Il Protocollo è ampio e completo, ma di agevole consultazione poiché riporta per ciascuna domanda un testo integrativo di approfondimento e relativi riferimenti normativi e bibliografici. Vengono inoltre inseriti riferimenti utili per l’adozione di pratiche specifiche che possono essere adottate per migliorare quanto l’azienda sta facendo.
Come già anticipato, il Capitolo 8 del Protocollo Gea.vite® si basa su riferimenti bibliografici necessari a fornire le basi scientifiche del lavoro, e le integra con considerazioni e approfondimenti derivanti da esperienza diretta in contesti reali, rendendo i contenuti tecnici più direttamente fruibili dall’utente che opera in azienda.

 
A livello esemplificativo si riportano due esempi






 
L’autovalutazione condotta direttamente dall’utente permette l’acquisizione di competenze ulteriori, nonché la possibilità di identificazione dei punti critici e la valutazione e comunicazione del miglioramento negli anni. A tal fine si consiglia l’applicazione del Protocollo per più anni successivi.
Al termine della compilazione del questionario on-line, all’Azienda viene fornita una rappresentazione grafica e scritta della propria condizione rispetto a valori massimi e minimi ottenibili.
Come descritto per i precedenti capitoli presentati nelle uscite di Agronotizie, anche per quest’ultimo i punteggi vengono riassunti in due indici: EQ (Efficienza e qualità) e BIOPASS (Biodiversità, Paesaggio, Ambiente, Sostenibilità sociale), espressi come percentuale del massimo potenzialmente conseguibile; in questo caso tuttavia il maggior peso viene naturalmente assegnato all’indice BIOPASS a cui fa diretto riferimento il Capitolo stesso.
Ciò permette una chiara quantificazione del miglioramento nel tempo e consente di conseguenza di poter comunicare in maniera consapevole tale miglioramento, sulla base di un’effettiva variazione della valutazione numerica anno per anno.