Una differente gestione dell’acqua in risaia sotto molteplici aspetti: dal bilancio idrico ai risvolti agronomici ed ambientali, sino ad affrontare argomenti di grande attualità come la salubrità delle produzioni e la sostenibilità economica dei sistemi di coltivazione.

E' stato questo il tema del convegno 'Sistemi innovativi per una gestione sostenibile dell’acqua in risaia', tenutosi il 30 gennaio a Mortara (Pv), presso il Centro Ricerche sul riso di Castello d'Agogna, al quale hanno partecipato circa 300 persone tra imprenditori e agricoltori.

In particolare, le relazioni esposte durante la mattinata hanno riguardato i risultati ottenuti da un importante progetto di ricerca triennale appena conclusosi, denominato: 'Biogesteca, piattaforma di biotecnologie verdi e di tecniche gestionali per un sistema agricolo ad elevata sostenibilità ambientale'.

Nell’ambito della tematica del biocontrollo e in particolare della selezione di mezzi naturali da utilizzare nel breve-medio termine, Pamela Abbruscato del Parco tecnologico padano ha esposto tre soluzioni potenzialmente integrabili in un’unica strategia di difesa del riso dal brusone. Fra queste è stata valutata l’utilizzo di Verdeviva, soluzione elettrochimicamente attivata ad azione fungicida e biostimolante, ottenuta utilizzando il sistema EVA System® 100 di Industrie De Nora S.p.A, nato all’interno del Progetto Verdenora®.

Da alcune sperimentazioni condotte sulle varietà di riso Maratelli, Baldo e Selenio, si è dimostrato che la soluzione Verdeviva, grazie a un basso impatto ambientale, può essere utilizzata in diverse applicazioni senza effetti collaterali indesiderati e quindi come strumento alternativo e integrativo per il controllo del brusone e l’attivazione delle difese endogene del riso. I risultati dimostrano che l'attività biostimolante potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel rendere le piante di riso meno sensibili all'attacco di patogeni fungini; questa attività potrebbe essere integrata con quella delle saponine o di altri fungicidi naturali. per ottenere una strategia di difesa che soddisfa le recenti direttive comunitarie volte ad avere un'agricoltura sostenibile.

Il progetto è finanziato dalla Presidenza della Regione Lombardia e coordinato dall’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il Parco tecnologico padano, l’Università degli Studi di Milano Bicocca, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, l’Ente nazionale risi, la Fondazione Filarete e Agricola 2000 S.c.p.a.