Le incipienti trebbiature ci portano a sbirciare le tendenze nel grande commercio internazionale delle commodity agricole.

L'International Grain Council (Igc), per esempio, ci dice che le quotazioni mondiali di tutti i grani sono in regressione e hanno toccato il prezzo più basso degli ultimi 23 mesi.

Partendo dal grano (-27,3% in un anno) e arrivando all'orzo (-43,7%) passando per mais e soia (-28,2 e -24,2% rispettivamente in un anno) tutto si è abbassato - ad eccezione del riso (+15,8%). Il Fao Cereal Price Index conferma queste tendenze avendo perso 43,9 punti (-25.3%) rispetto ai valori record di giusto un anno fa.


Per quanto riguarda le previsioni di produzione di quest'anno si nota una certa tendenza all'aumento per quanto riguarda la produzione totale di grani (cereali e soia); considerando le ultime 4 annate si osserva una crescita produttiva per tutte le commodity ad eccezione del grano, in ribasso sullo scorso anno e grossomodo sui livelli della stagione 2021-2022.

 

In generale per il grano e per il mais i maggiori analisti prevedono un'annata con buona disponibilità di prodotto e prezzi calmierati. I mercati sono grandemente influenzati dalla situazione geopolitica mondiale: nel caso del grano la Black Sea Grain Initiative pare funzioni, mentre per il mais la cancellazione degli ordini cinesi agli americani porta a notevoli riduzioni di prezzo.

 

Andando oltre ai cereali e alla soia, il Fao Food Price Index segnala cali in capo all'ultimo anno per gli oli vegetali (-48,2%; molto forte in trend negativo negli ultimi mesi soprattutto per gli oli di palma) e per il latte e i latticini (-17,7%). In ripresa la carne - che ha segnato rialzi negli ultimi 4 mesi (ma che rimane ancora al -4,1% rispetto a un anno fa).

 

Alla grandissima lo zucchero, che segna valori di prezzo del 30,9% superiori rispetto a un anno orsono. Peccato che l'Unione Europea sia ora più che mai un fortissimo importatore di questo prodotto: le semine quest'anno hanno toccato il punto più basso mentre l'importazione (per esempio dal deforestatissimo Brasile) impazza.