La Regione Piemonte, insieme alla Fondazione Agrion che si occupa di sperimentazione e innovazione agricola, ha lanciato il progetto Oasi Fiorite per la Biodiversità per la tutela degli insetti pronubi.

 

Un progetto che già dal nome dà un'idea di cosa sarà fatto e che nel dettaglio prevede il coordinamento e il supporto di iniziative per creare superfici ricche di fioriture, sia in ambienti agricoli che urbani, che riescano a garantire fonti di cibo per gli insetti impollinatori in periodi diversi dell'anno.

 

Questa iniziativa nasce anche dal lavoro del Comitato Tecnico Scientifico per la Biodiversità, istituito dalla Regione Piemonte per la prima volta in Italia e che ha l'obiettivo di condividere idee e sviluppare progetti a tutela della biodiversità e dello sviluppo sostenibile, con particolare riguardo agli impollinatori.

 

Il forte impatto di vari fattori negativi, dai cambiamenti climatici all'inquinamento, fino alla distruzione degli habitat, stanno infatti compromettendo sempre di più l'esistenza degli insetti pronubi, che vedono a rischio più del 40% di essi, in particolare apoidei e farfalle, mettendo quindi a rischio l'equilibrio degli ecosistemi e quindi anche il benessere delle persone.

 

Da qui il progetto promosso dalla Regione e dalla Fondazione Agrion che si inserisce pienamente anche negli obiettivi dell'Agenda Onu 2030 - che prevede tra i suoi punti la tutela delle forme di vita terrestri, lo sviluppo di città e di comunità sostenibili e la sconfitta della fame - e anche con lo spirito che ha portato alla approvazione del nuovo comma dell'articolo 9 della Costituzione, che ha riconosciuto la tutela dell'ambiente e della biodiversità tra i principi fondamentali della Repubblica Italiana.

 

E per il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, questo progetto è anche un passo verso il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal Europeo.

 

"La biodiversità è la ricchezza dei territori, che sono il nostro più grande patrimonio, per questo abbiamo voluto sviluppare il progetto Oasi Fiorite per la Biodiversità, in collaborazione con Agrion” - ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa, alla presentazione del progetto, che ha sottolineato anche l'orgoglio per il Piemonte di essere la prima Regione italiana a dotarsi di un Comitato Tecnico Scientifico per la Biodiversità.

 

Come ha ricordato il presidente di Agrion Giacomo Ballari, l'attività di impollinazione degli insetti pronubi genera un fatturato prossimo ai 15 miliardi di euro di produzione agricola annuale nell'Unione Europea.

 

E attraverso tecniche agronomiche come l'utilizzo di cultivar locali resistenti ai patogeni, l'incremento delle varietà di colture agrarie, la rotazione e l'avvicendamento delle colture con trifoglio o altre leguminose, si possono incrementare sia l'abbondanza che la diversità degli impollinatori, che a loro volta migliorano la resa delle colture e la qualità di molte delle eccellenze agroalimentari del Piemonte.

 

Oltre a questi aspetti di natura prettamente agricoli, la tutela degli impollinatori può portare anche a vantaggi economici e sociali di cui potranno beneficiare i territori, come un miglioramento paesaggistico dovuto alle fioriture che può portare anche ad una valorizzazione turistica dei territori.

 

A breve e con il supporto tecnico di Agrion, inizieranno le attività di semina per dare vita alle oasi fiorite della biodiversità.

 

E la Giunta Regionale ha annunciato che lavorerà per introdurre misure sperimentali sulla nuova programmazione dei fondi europei per sostenere nuovi modelli di agricoltura innovativa.