I prezzi all'ingrosso del grano duro fino nazionale al Sud Italia restano nuovamente stabili, confermando ieri, 15 gennaio 2020, i valori dell'8 gennaio 2020 attestandosi a 285 euro sui massimi in Borsa merci a Foggia. Il valore, raggiunto per la prima volta alla fine della fase di calo nella seduta del 4 dicembre 2019, vede così la sua quarta conferma, che segue quelle dell’11 e del 18 dicembre 2019 e del 7 gennaio scorso. Mentre si fa notare una flessione di 5 euro alla tonnellata del grano duro biologico.

Intanto, l'indice nazionale dei prezzi Usa del grano duro invernale tra l’8 ed il 15 gennaio 2020 a Chicago ha guadagnato altri 227 punti, segnando un +5,12%. Ma questa crescita, seguita anche alle tensioni internazionali legate alle crisi politico militari in Medio Oriente, sembra non aver sfiorato più di tanto i prezzi in Italia meridionale.

Tanto è vero che Ismea registra mercati all'origine stabili sulle piazze del Sud monitorate più di recente ad eccezione di Matera (-5 euro sui massimi sulla settimana precedente) e Campobasso, in rialzo di 0,50 euro. Torna ad essere rilevata Bari, e con prezzi stabili sullo scorso dicembre.

La Borsa merci di Bari, il 14 gennaio, registra ancora una volta stabilità per il cereale pastificabile nazionale sull'ultima seduta del 7 gennaio, con valori che continuano ad essere allineati a quelli fissati a Foggia. E anche a Bari flette di altri 6 euro alla tonnellata il biologico. Sulla piazza barese si confermano prezzi fermi anche per il grano duro Canadese di prima qualità, superato da uno Spagnolo in recupero di 3 euro.
 

Prezzi all'ingrosso a Foggia

Il grano duro fino nazionale mietitura 2019, proteine minime 12% e peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, ha visto ieri, 15 gennaio 2020, la sua ventiseiesima seduta di stagione alla Borsa merci della Camera di commercio di Foggia. E l'Osservatorio prezzi ha registrato stabilità delle quotazioni di questo raccolto sulla seduta dello scorso 8 gennaio 2020 – ribadendo così i 280 euro alla tonnellata di prezzo minimo e 285 di massimo alle condizioni "franco partenza luogo di stoccaggio".

I cali di prezzo di complessivi 5 euro - intervenuti nelle sedute del 27 novembre e del 4 dicembre, rispetto alla seduta del 20 novembre 2019, ultima a registrare 290 sui massimi, – hanno riportato i valori del mercato a metà strada tra i 275-280 registrati fino al 23 ottobre scorso ed i 285-290, frutto del grande balzo di ben 10 euro compiuto il 30 ottobre. Curiosità: un’analoga quotazione di 280-285 fu raggiunta a Foggia l’ultima volta il 2 dicembre 2015, quattro anni e sei settimane fa, per poi ripetersi il 4, l’11, il 18 dicembre, l’8 gennaio scorso ed infine ieri.

I valori registrati ieri restano maggiori di 13 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 9 ottobre e di 30 euro sovrastanti quella del 31 luglio 2019. Ma i 285 euro confermati ieri superano di ben 40 euro i valori del 16 gennaio 2019, attestati a 245 euro sui massimi: il 16,33% in più.

I valori conseguiti con i rialzi di stagione compresi dal 26 giugno 2019 a ieri si attestano complessivamente a 55 euro sopra quelli del 19 giugno, data dell'esordio di stagione commerciale. E sono prezzi che superano di 37 euro quelli di fine campagna commerciale del 29 maggio 2019: attestati a 243,00 euro alla tonnellata sui minimi e 248,00 sui massimi.

Rispetto alla venticinquesima seduta, si presenta in calo di 5 euro alla tonnellata, sia sui valori massimi che su quelli minimi il grano duro biologico, che ieri a Foggia si è attestato a 410,00 euro alla tonnellata sui minimi ed a 420,00 sui massimi. In questo caso valori superiori di 20 e 25 euro a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2018, che aveva chiuso il 29 maggio scorso con 390 euro a tonnellata sui minimi e 395 sui massimi. Curiosità: in un anno, dal 16 gennaio 2019, il progresso del prezzo medio del grano duro bio è stato di 37,5 euro, il 9,93% in più.
 

Borsa merci Bari, frumento duro nazionale

Il 14 gennaio 2020 alla Borsa merci di Bari, il prezzo del grano duro fino nazionale - peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime 13% - ha confermato i 280 euro alla tonnellata sui minimi ed i 285 euro sui massimi della seduta precedente del 7 gennaio, e si tratta della quinta consecutiva all’insegna della stabilità. Ultimo movimento, quello del 26 novembre, quando il cereale pastificabile aveva invece subito una perdita di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 19 novembre .

Il cereale pastificabile italiano alla Borsa merci di Bari - lasciati sul terreno 6 euro alla tonnellata rispetto alla massima quotazione, raggiunta il 5 novembre scorso, quando aveva raggiunto i valori di 286-291 – conferma ulteriormente così una tendenza alla stabilità. Il grano duro nazionale sulla Borsa merci di Bari si attesta ora ad un valore superiore di 19 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 27 agosto scorso. Dal 30 luglio 2019 l'aumento registrato su questa piazza è di 21 euro.

Il grano duro biologico buono mercantile, invece, attestatosi a 394 euro alla tonnellata sui minimi e 399 sui massimi, ha registrato una flessione di 6 euro alla tonnellata sulla seduta precedente. Il grano duro bio, rispetto all’ultima seduta del 2019 risulta così calato complessivamente di 9 euro.
 

Borsa merci Bari, cereali esteri

Il grano duro Spagnolo, con proteine al 13%, è alla sua ventitreesima quotazione e sale di 3 euro sui valori dell’ultima seduta, pervenendo a 286 euro alla tonnellata sui minimi ed a 291 sui massimi. Rispetto al 3 settembre scorso, il cereale iberico ha guadagnato 23 euro alla tonnellata. Ed ora sui massimi si riporta sopra il grano duro Canadese di prima qualità, con proteine minime al 15%.

Infatti, il Canadese si conferma stabile, ribadendo così i 288 euro sui minimi e 290 sui massimi del 3, del 10 e del 17 dicembre e dello scorso 7 gennaio. Lo stop ad una fase di calo era giunto dopo ben tre sedute – 19 e 26 novembre e 3 dicembre - che lo avevano visto perdere complessivamente 12 euro a tonnellata sull’11 novembre 2019, quando ancora manteneva la valutazione massima di 300-302 euro alla tonnellata, raggiunta il 5 novembre.

Il Canadese di prima qualità, che si conferma così stabile, risulta comunque cresciuto complessivamente di 36 euro alla tonnellata dalla precedente fase di ribassi, che aveva avuto termine il 10 settembre, quando era attestato a 252-254.
 

Prezzi all'origine: tutte le piazze del Mezzogiorno d'Italia

Matera
A Matera, alle condizioni di "franco azienda" Ismea rileva il grano duro fino nazionale il 13 gennaio 2020 a 270 euro alla tonnellata sui valori minimi e 285 sui massimi. Tali prezzi risultano stabili sui minimi e in diminuzione di 5 euro alla tonnellata sulla settimana precedente. Rispetto al 29 luglio 2019 – quando il cereale pastificabile era attestato a 243 euro alla tonnellata sui minimi e 246 sui massimi, l'incremento del prezzo è stato di 39 euro alla tonnellata sui massimi e di 27 euro a tonnellata sui minimi.

Foggia
A Foggia alle condizioni di "franco azienda", Ismea ha rilevato l’8 gennaio 2020 il grano duro fino nazionale a 270 euro alla tonnellata sui valori minimi e 275 sui massimi, prezzi stabili sul 1° gennaio . Allo stato la piazza di Foggia perde complessivamente 13 euro sui massimi valori di questa mietitura di 283 - 288 raggiunti il 30 ottobre scorso e mantenuti fino al 6 novembre. I prezzi attuali risultano comunque maggiori rispetto al 28 agosto di 20 euro a tonnellata. Il cereale pastificabile su questa piazza secondo Ismea ha guadagnato 30 euro a tonnellata sui prezzi del 31 luglio 2019.

Sicilia
Sulle piazze di Palermo e Catania i prezzi del grano duro fino rilevati da Ismea il 7 gennaio 2020 alle condizioni "franco azienda" si sono attestati a 250 euro sui minimi e 255 sui massimi e risultano stabili rispetto al 31 dicembre scorso. Con questi valori le due piazze siciliane presentano prezzi maggiori di 40 euro a tonnellata sulle rilevazioni dell'istituto effettuate il 20 agosto.

Napoli
A Napoli i prezzi del grano duro pastificabile alle condizioni "franco magazzino arrivo" rilevati da Ismea il 7 gennaio risultano stabili sui valori registrati il 31 dicembre, confermandosi così a 282 euro sui minimi e 285 sui massimi. A Napoli dal 20 agosto, quando il cereale era rilevato a 270 - 272 euro, al 31 dicembre, i prezzi sono lievitati di 12 euro sui minimi e 13 euro sui massimi.

Bari
All'origine Ismea rileva a Bari il 6 gennaio 2020 il prezzo del frumento duro fino nazionale alle condizioni di “franco azienda” a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 sui massimi quindi stabile sull’ultima rilevazione nota, quella del 16 dicembre scorso e allineato a quelli delle Borse merci di Bari e Foggia. Il cereale ha comunque guadagnato dal 26 agosto 2019 - quando stazionava a 257-262 euro a tonnellata - ben 23 euro, sia sui minimi che sui massimi.

Campobasso
A Campobasso il 6 gennaio Ismea ha rilevato il prezzo del grano duro fino alle condizioni "franco azienda" a 236,80 euro alla tonnellata sui minimi e 243,60 sui massimi, valori in crescita di euro 0,50 sul 30 dicembre scorso. Tali prezzi appaiono maggiori di euro 0,30 sui minimi rispetto al 29 luglio - quando Ismea rilevava 236,50 euro la tonnellata - ed in rialzo di euro 2,10 sui massimi raggiunti in quella data, pari a 241,50.