"Siamo in una fase decisiva per il biologico e la priorità fondamentale che abbiamo di fronte è dare più forza ai produttori agricoli per far crescere la produzione nazionale e costruire solide filiere di made in Italy bio; è questa la prima condizione per difendere il 'vero biologico' italiano".
Parole di Maria Grazia Mammuccini, neopresidente di Federbio.

"In questa fase di crescita del bio - continua - dobbiamo lavorare per affermare il principio del 'giusto prezzo' per i prodotti agricoli e per costruire la 'Casa comune del biologico e biodinamico italiano' con una governance di donne e uomini capaci di misurarsi con i tanti aspetti che il biologico deve affrontare, quello ambientale, climatico, della salute oltre a quello economico e sociale".


Le priorità strategiche

  • L'approvazione al Senato del progetto di legge sull'agricoltura biologica che consentirà tra le altre cose il riconoscimento di un organismo interprofessionale per il settore e di lavorare su un logo nazionale di prodotto bio.
  • Il sostegno e il rafforzamento delle filiere attraverso la promozione dell'aggregazione delle aziende in progetti comuni.
  • Il riconoscimento e il sostegno alla diffusione dei biodistretti.
  • Il rafforzamento in termini strategici delle politiche e degli investimenti per la ricerca e l'innovazione, la formazione ed i servizi tecnici per il biologico e biodinamico.
  • Il miglioramento costante del sistema dei controlli attraverso gli Odc, la vigilanza e gli operatori, che devono essere chiamati ad assumersi in modo netto le loro responsabilità.
  • Lo sviluppo delle piattaforme informatiche per la tracciabilità e la trasparenza delle transazioni.
 
Per dare concretezza a questi obiettivi prioritari si dovrà agire anche sulle scelte relative al nuovo ciclo di programmazione della Pac affinché vengano innovate le strategie, puntando a un modello agricolo basato sui principi dell'agroecologia, di cui l'agricoltura biologica e biodinamica sono le applicazioni concrete più diffuse.
In stretto collegamento con la Pac, ulteriore punto strategico sul quale agire sarà la revisione del Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.


Il nuovo assetto di Federbio

A seguito dell'assemblea dei soci, che si è tenuta lo scorso 27 giugno a Bologna, è stato definito anche il nuovo assetto organizzativo della federazione per il prossimo triennio.

Paolo Carnemolla, past president, assumerà la carica di segretario generale.

Matteo Bartolini, Andrea Bertoldi e Carlo Triarico sono stati confermati vicepresidenti. Nell'Ufficio di presidenza, assieme a Maria Grazia Mammuccini, sono stati eletti Rossella Bartolozzi, Claudia Bastia, Michele Monetta e Enrico Casarotti.
Entrano inoltre nel Consiglio direttivo il presidente di Bioland Italia Toni Riegel e il presidente di Aiab Emilia Romagna Antonio Lofiego.

E' stata inoltre accolta all'unanimità la domanda di Anagribios, l'Associazione di produttori biologici della Coldiretti, di diventare socia di Federbio.


Maria Grazia Mammuccini: la biografia

Toscana, amministratore unico della Società nuova agricoltura che gestisce un'azienda vitivinicola e olivicola a conduzione biologica, dal 2015 fa parte dell'Ufficio di presidenza di Federbio.

È portavoce della coalizione italiana StopGlifosato alla quale aderiscono cinquantadue associazioni ambientaliste, dell'agricoltura biologica e biodinamica e dei consumatori e coordinatrice della Campagna "Cambia la terra-mo ai pesticidi sì al biologico".

È socio corrispondente dell'Accademia dei Georgofili, dell'Accademia italiana della vite e del vino e dell'Accademia italiana di scienze forestali.

Dal 2011 al 2016 è stata vicepresidente di Navdanya International, associazione Onlus per la difesa dei semi locali, della biodiversità e dei piccoli agricoltori.

Dal 1995 al 2010, ha diretto l'Arsia - Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione nel settore agricolo-forestale: ente strumentale della Regione Toscana per il collegamento tra la ricerca, le imprese ed il territorio.
Per la Regione Toscana ha coordinato iniziative di carattere internazionale quali la Commissione internazionale per il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura, la Fondazione Slow food per la biodiversità e a livello nazionale la Rete interregionale per la ricerca agraria e forestale.

E' stata inoltre componente dal 2001 al 2011 del Consiglio di amministrazione del Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura), istituzione scientifica nazionale del ministero delle Politiche agricole.