Accordo raggiunto per la campagna del pomodoro da industria nel bacino del Centro-Sud. L'ipotesi di accordo era già stata sottoscritta il 14 maggio 2018, nella sede della Stazione sperimentale per l'industria delle conserve vegetali di Angri (Salerno) tra l’Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali, Anicav, e una delegazione di organizzazioni di produttori: Apo Foggia, Concoosa, Apoc Salerno, Apopa, Aoa, Conapro e Almaseges. L’accordo - che solo in questi ultimi giorni è stato ratificato dalla base sociale delle Op, che si erano riservate - prevede la conferma dell’impianto contrattuale del 2017 sia nella parte normativa che nelle condizioni economiche, con un prezzo di riferimento medio di 87 euro/tonnellata per il pomodoro tondo e 97 euro/tonnellata per il pomodoro lungo. Inoltre è stato riconosciuto un premio del 30% per il prodotto biologico.

“È prevalso il senso di responsabilità delle parti – ha dichiarato il presidente di Anicav, Antonio Ferraioli che, dopo una lunga trattativa, hanno ritenuto utile mettere da parte le proprie richieste e trovare un’intesa che potesse favorire la crescita della filiera e accelerare il processo di costituzione dell’organismo interprofessionale del Bacino Centro Sud

“Grande rilievo è stato dato – ha ancora detto Ferraioli – alla qualità del pomodoro attraverso la realizzazione di un’attività sperimentale di valutazione delle caratteristiche qualitative della materia prima. L’accordo, infine prevede l’impegno delle parti ad attuare azioni congiunte finalizzate alla valorizzazione ed alla promozione del pomodoro pelato, prodotto di pregio e caratteristico delle nostre aziende, riconosciuto in tutto il mondo come simbolo del made in Italy”.

Per Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta, “Si tratta di un accordo che contiene elementi qualificanti, soprattutto sul fronte delle azioni di promozione in favore delle conserve di pomodoro italiane che si spera trovi riscontro effettivo nella sottoscrizione di un'appendice contrattuale che vari il fondo paritetico volto a finanziarla, in modo che possa diventare parte integrante del contratto".

Velardo inoltre sottolinea "Il grande senso di responsabilità della parte agricola, nonostante la lontananza su alcuni punti inerenti il controllo sperimentale della qualità con il con la raccolta dati a campione sul grado brix ed il pagamento del sovrapprezzo per il pomodoro biologico, calcolato in termini del 30% del prezzo base e non in somma fissa di 13 centesimi oltre al prezzo contrattato, come nell'accordo per il bacino del Nord”.

“L’intesa sottoscritta - dichiara Annibale Pancrazio, presidente del costituendo organismo interprofessionale del pomodoro da industria Centro Sud Italia - rappresenta un ulteriore stimolo al rilancio dello strumento interprofessionale che, oltre all’integrazione di filiera, dovrà essere in grado di garantire il rispetto delle regole e degli accordi raggiunti tra le parti. L’auspicio è che il Mipaaf acceleri l’iter per il riconoscimento dell’Oi Centro Sud Italia, avviato a gennaio, al fine di completare l’intero quadro dell’interprofessione e rilanciare il comparto del pomodoro da industria italiano”.

"Troppo tardi
 - sostiene invece Fabrizio Marzano presidente della Federazione nazionale di prodotto Pomodoro da industria di Confagricoltura - da anni sottolineiamo tra le priorità del comparto l'adeguata tempistica nelle contrattazioni, elemento necessario per impostare una corretta programmazione. L'auspicio di Confagricoltura è che, per la prossima campagna, con il riconoscimento dell'Oi del Centro-Sud, si arrivi a discutere di programmazione in una sede privilegiata che saprà sicuramente affrontare l'argomento nei giusti tempi".