Giunge alla terza edizione il progetto AgriManager lanciato due anni fa da Agri 2000, società bolognese di consulenza e di servizi del settore agribusiness. La terza edizione rinnovata e ampliata non riguarda più solo le imprese agricole e agroalimentari delle province di Bologna, Modena e Ferrara, ma da quest’anno anche Parma e Reggio Emilia.

L’iniziativa, realizzata con il supporto di Emil Banca, vuole come sempre favorire una maggiore competitività delle imprese agricole e agroalimentari attraverso la promozione di competenze manageriali, ormai sempre più fondamentali nella gestione di un’azienda agricola o in un’impresa agroalimentare.
L’evento è in crescita e siamo molto soddisfatti – spiega Camillo Gardini, presidente di Agri 2000 – abbiamo aggiunto due province agricole molto importanti come Parma e Reggio Emilia, e questo è certamente segno che il progetto nelle prime due edizioni ha avuto un ottimo riscontro”.

Dal sito di Agri 2000, entro il 31 dicembre, si può scaricare un modulo di partecipazione che consiste in un semplice questionario online da compilare per verificare il proprio livello di managerialità.

Segue l’evento di chiusura di AgriManager, in programma il 1 febbraio 2018, con due momenti di confronto, uno a Reggio Emilia e uno a Minerbio, presso la sede della Coprob, per discutere di alcune esperienze aziendali importanti, a cui tutti gli agricoltori partecipanti all’iniziativa sono invitati. Le imprese aderenti riceveranno poi un report personalizzato ad hoc per le singole esigenze delle aziende, con l’obiettivo di migliorare la gestione e l’organizzazione dell’impresa, predisposto sulla base dei dati raccolti nella prima fase del progetto con il questionario.

Ma chi è l’agricoltore manager? O meglio, esiste?
La managerialità dell’agricoltore si può misura nella ragione in cui riesce a interpretare i possibili cambiamenti nell’ambiente esterno e tradurli quindi in opportunità – sottolinea Gardini – Il tema della managerialità è ormai sempre più importante nel settore agricolo. La maggior parte degli imprenditori agricoli ritiene non di primaria importanza lo sviluppo di competenze manageriali che possano aiutare l’azienda agricola a stare al passo con un mondo che cambia sempre più velocemente”.

L’agricoltore di oggi deve rispondere a delle sfide enormi, avendo come obiettivo un risultato equilibrato di sostenibilità e necessità di produzione – continua Gardini – Nel nostro piccolo vogliamo dare un supporto a chi vuole implementare competenze di gestione agricola e management in grado di poter incentivare le migliori scelte strategiche per il settore. Questioni fondamentali sono l’allocazione corretta delle risorse, la diversificazione, le decisioni inerenti a investimenti, l’andamento contabile-finanziario e l’approccio al tema della cooperazione e della capacità di fare squadra”.