Le Marche destineranno 218 milioni di euro del Psr per il contrasto al cambiamento climatico e per un uso razionale delle risorse idriche.

Lo ha annunciato la vicepresidente Anna Casini che anticipa anche l'assegnazione di altri 20 milioni dei 160 aggiuntivi, a seguito del terremoto, per realizzare invasi di accumulo idrico, punti d'acqua e condotte da destinare al rifornimento idrico zootecnico nelle zone montane colpite dal sisma.

"La regione è impegnata a sostenere tutte le misure indicate dall'Unione europea, nella strategia Europa 2020, per favorire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" ha afferma Anna Casini.

Nell'ambito del Psr sarà quindi promossa questa strategia destinando risorse per promuovere un uso efficiente delle risorse naturali, il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e la tutela della biodiversità.

Un ruolo importante, come ha sottolineato l'assessore è dato dagli investimenti per ridurre i consumi energetici, promuovere l'energia rinnovabile e tutelare l'acqua, cosa questa sempre più urgente come è emerso con il grande problema della siccità di questo anno.

Gli interventi promossi dal Psr sul fronte idrico riguarderanno l'ammodernamento delle reti irrigue per ridurre le perdite e il consumo di acqua, impianti di irrigazione aziendale più efficienti e opere di sistemazione idraulico agraria.

E tutto, come ha sottolineato in conclusione Casini, con una attenzione particolare verso le aree terremotate che, dopo il sisma, hanno maggiori difficoltà a rifornirsi d'acqua. Un punto importante per garantire l'attività zootecnia che alimenta l'economia locale delle zone montane devastate.