Riflettori puntati sull'annata 2013 giudicata da quattro stelle stando al parere dei tecnici che hanno avuto modo di confrontarsi con vini interessanti, dai buoni colori, con pH leggermente elevati e tannini morbidi. Caratteristiche che ne garantiscono un'ottima qualità, nonostante le difficoltà sopraggiunte dal punto di vista climatico.

Un vino quello dell'annata 2013 che ha fatto registrare anche un aumento delle vendite del 19% per il Montefalco Sagrantino Docg e del 28% per il Montefalco Doc.

Questo uno dei principali argomenti della terza edizione di Anteprima Sagrantino, appuntamento enologico dedicato al Montefalco Sagrantino che festeggia il suo venticinquesimo anno dal riconoscimento della Docg.

Un evento con 200 etichette in degustazione per 150 operatori del settore e 50 giornalisti provenienti da 15 paesi del mondo.

"Nel venticinquesimo anno della Docg Montefalco Sagrantino viviamo un entusiasmo quasi adolescenziale pur mantenendo una grande maturità nella continua valorizzazione del nostro territorio, che resta uno dei più dinamici dal punto di vista della specificità" spiega Amilcare Pambuffetti, presidente del Consorzio tutela vini Montefalco.

"I progetti sviluppati finora ci hanno permesso di raggiungere dei risultati importanti e di garantire una grande vivacità all'area produttiva di Montefalco" ha continuato il presidente. "Una sinergia, quella tra vino e territorio, che continueremo a perseguire con costanza e determinazione".

Positivo è anche il parere sulla vendemmia 2016, sia per il Montefalco Sagrantino Docg sia per il Montefalco Rosso Doc, che promette un'annata caratterizzata da vini eleganti e setosi, con un'ottima struttura, una componente acida molto interessante e destinati a lungo invecchiamento.

Oltre a garantire delle ottime prospettive qualitative, il 2016 ha segnato un aumento significativo per il territorio di Montefalco anche dal punto di vista della produzione e delle vendite.

Rispetto al 2013, la produzione del Montefalco Sagrantino Docg ha vissuto un aumento del 207% con 2,5 milioni di bottiglie potenziali, mentre il Montefalco Doc ha registrato una crescita dell'82% con 4 milioni di bottiglie potenziali.

Il valore delle esportazioni si assesta intorno al 60% sui principali mercati di destinazione, primi tra tutti Stati Uniti, Germania, Cina, Svizzera e Inghilterra, ma anche altri paesi Nord europei e Canada, Russia, Hong Kong, Taiwan, e Thailandia.

Un andamento positivo che ha anche buone ricadute lavorative sul territorio, con un incremento dell'occupazione nell'area del Sagrantino del 3% e un aumento del 14% delle attività produttive nel comune di Montefalco.

Lavoro che deriva anche da un importante indotto turistico e agrituristico che nel 2016 ha fatto registrare 140mila presenze.

Presenze che tenteranno di essere aumentate nel 2107 con eventi che diano ancora più rilievo al territorio, primo tra tutti la decima tappa del giro d'Italia Foligno-Montefalco.

Risultati ottenuti soprattutto grazie allo sviluppo del modello di valorizzazione della filiera vitivinicola. "La cultura rappresenta per il nostro territorio un elemento fondamentale" come spiega Donatella Tesei, sindaco di Montefalco. "Le politiche di valorizzazione attuate negli anni hanno contribuito a cementare il rapporto tra arte e produttori, trasformando il loro contributo in un impegno partecipativo e costante".

E l'arte è stata protagonista del concorso Etichetta d'autore 2013, vinto da Denis Colupaico, che con la sua opera 'Lo scrigno' ha voluto rappresentare il calice di Sagrantino come uno scrigno che custodisce la città di Montefalco.

Altri premi sono stati conferiti relativi al concorso Sagrantino nel piatto vinto da Pasqualino Titta, perché il vino oltre ad essere protagonista di un territorio e della sua cultura resta sempre e comunque un re della buona tavola.