Alle porte una breve tregua prima di una nuova depressione fredda. Un autunno decisamente altalenante: dal fresco-freddo al caldo anomalo e di nuovo giù, in vista dell’ennesimo violento peggioramento meteo. Il maltempo raggiungerà gradualmente tutta la Penisola, con intense precipitazioni anche a carattere di nubifragio. 

Il punto della situazione
Gli ultimi giorni hanno segnato per l’Italia un cambio di registro importante. La flessione termica è risultata considerevole, soprattutto sulle regioni settentrionali e centrali, grazie all’azione di un vortice ciclonico balcanico che si è sviluppato in seguito all’irruzione artica sull’Europa centro orientale. Nel contesto sono arrivate - tra l'altro - le prime nevicate sulle Alpi e sull’Appennino, imbiancando bene dai 1300 metri di quota.
Superfluo sottolineare che il periodo in atto è normalmente contraddistinto da ficcanti perturbazioni atlantiche talvolta intervallate da tiepidi anticicloni “last minute”. E’ proprio ciò che sta avvenendo, perché a ridosso dell'Europa occidentale è ormeggiato un vortice depressionario promotore delle imminenti correnti meridionali estremamente miti pronte ad invadere la Penisola.

Analisi
L’analisi dei modelli previsionali, in particolare dell’elaborazione americana, indentifica chiaramente l'altalena termica che ci accompagnerà per le prossime due settimane.
Scrutando l’andamento delle temperature balza subito all'occhio l'imponente rialzo che prenderà piede nell’imminente, con valori alla quota di riferimento di 850 hPa (1500 metri circa) fino a 16-17°C. Calcolando l’accademico delta termico di un grado ogni 100 metri, non sarà difficile superare i 25°C al suolo, fino a 30°C sulle aree esposte ai venti di ricaduta dai monti. L'anomalia termica positiva caratterizzerà il quadro meteo sino al 18-19 ottobre, per poi rientrare nelle medie stagionali o poco sotto.
L’evoluzione fino al 25 ottobre si riassume quindi in tre mosse principali: una prima perturbazione molto mite a carattere prefrontale richiamata dal vortice depressionario sull’Europa occidentale, un breve intermezzo contraddistinto dall’anticiclone mediterraneo ed infine un nuovo affondo della bassa pressione nord atlantica sull’Italia.

Primo step: depressione atlantica target 13-15 ottobre
Sull'Europa occidentale è presente una profonda perturbazione. Il suo posizionamento gioca naturalmente un ruolo importante perché va sospingendo tese correnti meridionali sul Paese. I contrasti termici che scaturiranno dall’attrito con l'aria fredda in loco produrranno nubi convettive importanti, foriere di abbondanti precipitazioni.
Sussiste quindi un alto rischio di nubifragi, in particolare al Nord ed in Toscana, laddove non sono oltretutto esclusi pericolosi temporali autorigeneranti.
La natura delle correnti produrrà un corposo rialzo delle temperature, che guadagneremo facilmente oltre i 10°C, in alcuni casi anche 14-15°C. Si passerà da valori quasi invernali a valori quasi tardo estivi.

Secondo step: anticiclone mediterraneo con target 16-18 ottobre
L’intervento dell’alta pressione non si farà attendere a lungo, difatti a partire dal 16 ottobre, una cospicua area anticiclonica riporterà ampi spazi soleggiati sull’Italia. L’alta pressione manterrà i cieli sostanzialmente sereni per tre o quattro giorni. Come già ricordato non sarà difficile rivedere massime sopra i +25°C, più sensibile sulle meridionali, più contenuto sulle centrali e quasi impercettibile sulle settentrionali, interessate probabilmente dalle prime nebbie della stagione.

Terzo step: depressione fredda target 19-23 ottobre
Allargando l’orizzonte temporale acquistano maggiori attendibilità le elaborazioni dei più importanti modelli previsionali, l’americano Gfs e l’europeo Ecmwf, circa l'ingresso di nuove perturbazioni in Mediterraneo. Difatti un rinnovato blocco anticiclonico sull'Europa occidentale favorirà l’ingresso di una perturbazione atlantica dai quadranti settentrionali.
La saccatura mista, atlantico-artica, causerebbe un nuovo intenso peggioramento rianimando il maltempo di stampo autunnale che si era concesso una piccola pausa.