La Pac dopo il 2020 avrà un Terzo pilastro per sostenere il reddito dei produttori nei periodi di volatilità del mercato, dopo il Primo (aiuti diretti agli agricoltori) e il Secondo (Sviluppo rurale)?

La proposta è stata lanciata nei giorni scorsi dal ministro dell’Agricoltura francese, Stéphane Le Foll, alla presenza di 21 ministri agricoli che sono stati invitati a Chambord, nella Valle della Loira, per discutere del futuro della Pac dopo l’uscita del Regno Unito dalla Ue.

Alla domanda ha risposto il direttore generale della Commissione Agricoltura dell’Ue, Jerzy Bogdan Plewa, a margine della Conferenza di Cork 2.0 sullo Sviluppo rurale.
Ero presente quando l’ha detto – spiega Plewa – ma per ora non commento. Mi fa piacere però che ci sia molta attenzione sul futuro della Pac dopo il 2020 e che si cominci a discutere. Ogni contributo al dibattito è positivo, dobbiamo lavorare insieme per una nuova politica agricola”.

?Plewa ha liquidato con un “no comment”, allineandosi alla consegna del silenzio, anche l’idea di rivedere in futuro le percentuali di cofinanziamento da parte degli Stati Membri o delle Regioni e degli agricoltori. È innegabile che in questi anni ci sono state divergenze nell’utilizzo delle risorse tra Stati membri o tra Regioni, si pensi alle Regioni del Sud dell’Italia o dell’Europa Centro Orientale. Magari il problema non è solo imputabile a misure adottate in ritardo, ma magari a fatto che l’obbligatorietà del cofinanziamento – quindi con una spesa in compartecipazione anche del singolo agricoltore – impedisce la presentazione di una domanda e, dunque, dell’utilizzo dei fondi comunitari per lo Sviluppo rurale.

Ridiscutere le percentuali di cofinanziamento e di compartecipazione? Vedremo, anche su questo punto possiamo parlare, trovo positivo uno scambio di opinioni”, ha detto il direttore generale della Commissione Agricoltura Ue.

A inizio settembre, il ministro Le Foll ha annunciato: “Dobbiamo migliorare gli strumenti a disposizione degli agricoltori per assisterli durante i periodi di crisi”, suggerendo appunto l’introduzione di un Terzo pilastro della Pac per semplificare le norme agricole e affrontare le sfide della sicurezza alimentare e dei cambiamenti climatici.

La Commissione Agricoltura ha presentato una bozza di documento su eventuali strumenti di gestione del rischio, come ad esempio un regime di assicurazione da sviluppare.