A margine della presentazione del bilancio di Governo dei primi due anni di lavoro, anche il ministero delle Politiche agricole ha fatto il punto della situazione, ricordando gli interventi più importanti, dall’eliminazione dell’Imu e dell’Irap sui terreni per le aziende agricole alle misure di Campolibero per favorire il ricambio generazionale e il made in Italy agroalimentare, passando poi per le battaglie contro il caporalato e contro l’Italian sounding, oltre al record dell’export e all’esperienza di Expo.

Abbiamo lavorato con passione e determinazione – sottolinea il ministro Maurizio Martinaper far crescere ogni giorno di più questo settore cruciale della nostra economia, raggiungendo risultati ambiziosi e ponendoci per il futuro obiettivi altrettanto ambiziosi. Abbiamo dispiegato un set di interventi fondamentali, con lo scopo di creare una strategia di insieme da qui ai prossimi anni, rimettendo al centro dell’agenda politica un comparto dinamico e sempre più importante anche come sbocco occupazionale per i nostri giovani. Va ricordato il grande lavoro fatto con Expo Milano 2015, metafora di un’Italia che non si ferma davanti alle sfide ma ritrova invece la sua unità e vince. Con questo spirito guardiamo ai prossimi mesi, perché c’è ancora molto da fare, ma per farlo dobbiamo continuare ad essere una squadra e fare rete”. 
 
Meno tasse e sostegno al prodotto
Sul versante fiscale la Legge di Stabilità 2015 libera risorse per il settore pari a 800 milioni di euro.
Positivo anche l'aspetto della riduzione della pressione fiscale, grazie alla cancellazione dell’Irap e dell’Imu sui terreni per le aziende agricole, per un totale di 600 milioni.
Per quanto riguarda il sostegno al reddito, Martina ha segnalato l’innalzamento della compensazione Iva sul latte e sulla carne a vantaggio della zootecnia, ma anche gli interventi per la pesca, oltre a 21 milioni di euro per le biotecnologie sostenibili.
45 sono stati i milioni indirizzati al rinnovo dei macchinari agricoli e 140 o milioni in due anni per le assicurazioni contro le calamità. Compensazioni Iva e aiuti Ue in favore del settore lattiero-caseario ammontano a 25 milioni di euro.

Giovani, innovazione e semplificazione
Si va dalle risorse stanziate gli incentivi per l’assunzione di under 40 previsti con #Campolibero ai 5500 ettari di terreni agricoli pubblici messi in vendita o locazione grazie al decreto Mipaaf “Terrevive”, con diritto di prelazione per i giovani imprenditori agricoli. Stanziati oltre 20 milioni di euro per finanziare startup che sappiano innovare e proporre soluzioni per il modello agricolo italiano. Per la semplificazione un traguardo fondamentale raggiunto nel 2015 è stata l’istituzione del Registro unico dei controlli, che consente di evitare una duplicazione di controlli sulle stesse aziende. Predisposta anche Agricoltura 2.0, il piano di interventi per semplificare la gestione della Pac, a partire dalla domanda precompilata.

Filiera pulita e zero sprechi
Lotta al caporalato e al lavoro nero con il disegno di legge presentato dal governo per combattere un fenomeno che coinvolge 400mila lavoratori agricoli. Fra le iniziative poi intraprese anche un impegno contro gli sprechi alimentari, con l’obiettivo di salvare e destinare 1 milione di eccedenze alimentari.

Agroalimentare made in Italy
L’export di prodotti agricoli e agroalimentari nel 2015 ha toccato quasi 37 miliardi di euro di giro d’affari. Un risultato reso possibile dal lavoro di squadra di tutta la filiera. Le misure per la promozione del made in Italy vanno dallo stanziamento di 70 milioni per l’internazionalizzazione alla creazione del segno unico distintivo, fino al piano di promozione per i prodotti Dop e Igp. Da ricordare poi l’impegno sul fronte della sicurezza alimentare, con 240mila controlli negli ultimi due anni, ma anche sulla nuova frontiera della contraffazione, ovvero il web, grazie ad accordi con eBay e Alibaba.