Giovedì 20 febbraio, alle 15.30, si terrà alla Farnesina la sessione ministeriale del Tavolo agricoltura dell’Iniziativa Italia-Africa alla quale parteciperanno i capi delegazione dei Paesi dell’Africa subsahariana convenuti a Roma per il Governing Council dell’Ifad. I lavori saranno aperti dagli interventi del sottosegretario agli Affari esteri Mario Giro, del sottosegretario alle Politiche agricole Maurizio Martina, del capo Dipartimento “Salute animale” del ministero della Salute Romano Marabelli e saranno conclusi dal vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli. Con l’Iniziativa Italia-Africa, presentata ai media e ai Paesi coinvolti dal ministro degli Affari Esteri Emma Bonino lo scorso 30 dicembre, l’Italia ha riacceso i riflettori sull’Africa promuovendo, in un’ottica di partenariato, iniziative per una crescita sostenibile e inclusiva.

Per l'agricoltura sono state individuate alcune organizzazioni, tra cui il Ciheam, attraverso le quali avviare possibili collaborazioni che verranno discusse con i ministri dell’Agricoltura di più di trenta Paesi dell’Africa sub-sahariana. L’iniziativa Italia-Africa ha una valenza politica sia come dialogo tra l’Italia e i Paesi dell’Africa subsahariana, sia come opportunità di relazioni che i Paesi potrebbero sviluppare con l’Unione europea veicolati dall’Italia. Il dialogo che si intende costruire focalizzerà l’attenzione su diversi settori quali agricoltura, energia, ambiente e infrastrutture, mentre la cultura è il comune denominatore tra le diverse componenti.

Il 20 febbraio si avvia il primo tavolo di confronto, quello agricolo, per individuare forme di sinergia tra l’Italia e i Paesi dell’Africa subsahariana per uno sviluppo sostenibile del settore agricolo africano che porti alla creazione di condizioni di tutela degli ambiti sociali e umanitari nei Paesi oggetto di intervento.
L’iniziativa, promossa dal ministero degli Affari esteri, ha visto la partecipazione degli ambasciatori dei Paesi dell’Africa subsahariana che hanno permesso di predisporre il concept paper, anche grazie al contributo del Ciheam Bari, di FederUnacoma, del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e del ministero della Salute.
Ad illustrare le attività che il Ciheam, da oltre cinquant’anni, mette al servizio dei Paesi mediterranei, sarà il segretario generale, Cosimo Lacirignola.

La missione del Ciheam è accompagnare allo sviluppo i Paesi che ne richiedono l’intervento attraverso la formazione, l’innovazione, la ricerca, la condivisione e la messa in comune di competenze. I quattro istituti del Ciheam accolgono, tra l’altro, studenti provenienti da tutto il mondo e fra questi numerosi africani. Il Ciheam facilita gli scambi agricoli tra i Paesi promuovendo lo sviluppo di programmi di certificazione, la definizione di standard e criteri di qualità indispensabili all’esportazione e contribuisce all’ammodernamento delle istituzioni e delle filiere agricole.

L’Italia, attraverso questa iniziativa, intende proporre il proprio sistema agricolo come elemento di partecipazione alle politiche dei Paesi dell’Africa subsahariana ponendo particolare attenzione alla salvaguardia delle comunità locali e alle politiche di genere, generando partenariati tra produttori e aziende private, attività che potranno avere ricadute sul sistema economico.