Nuovo sportello per l’imprenditoria extracomunitaria nel settore primario: è il progetto di Coldiretti Veneto in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole e forestali supportata dal Centro di ricerca e consulenza formativa Ager.

Domani a Mestre, nella sede dell’Associazione agricola in Via Torino al civico 180, sarà presentato il progetto dal titolo Sofiia (acronimo di "sostegno orientamento formazione imprenditoria per immigrati in agricoltura") che prevede il supporto tecnico, operativo e d’orientamento all’impresa per immigrati e stranieri che vogliono diventare imprenditori agricoli.

Si tratta di un’iniziativa che vede il Veneto pioniere in quanto la presenza di manodopera in agricoltura supera in certi periodi dell’anno - coincidenti con la raccolta stagionale - la percentuale dell’80%. Da marzo con le fragole coltivate a Verona fino ad ottobre con la vendemmia trevigiana si contano a nord est un totale di oltre 10 mila salariati di svariate nazionalità.

Per questo il personale di Coldiretti per circa sei mesi sarà a disposizione per fornire informazioni e assistenza a tutti coloro che vogliono intraprendere un’attività imprenditoriale quale naturale passaggio dell’esperienza maturata “in campo” a contatto diretto con titolari d’azienda.
Una carriera a cui si possono affacciare i lavoratori provenienti dai Paesi dell’Est in particolare rumeni,  moldavi, polacchi e albanesi,  quelli dall’India,  anche del Nord Africa, che rappresentano la maggior forza lavoro nel comparto.

Il programma prevede l’inizio dei lavori alle ore 10.00, a seguire varie relazioni tra cui quella del  dirigente Mipaaf Giuseppe Sallemi, della funzionaria di Veneto Lavoro Letizia Bertazzon, del  rappresentante della Fondazione Leone Moressa Enrico Di Pasquale e la testimonianza finale del direttore della Caritas di Venezia Mons. Dino Pistolato.