La grande diversità di paesaggi, di agroecosistemi e di condizioni socio-economiche del territorio italiano hanno prodotto nel tempo una molteplicità di forme economiche, strutture produttive e mercati di riferimento. Oltre un 1.500.000 aziende agricole sono diffuse in ogni angolo d'Italia, di queste l'80% sono micro e piccole realtà coltivatrici, a loro vanno aggiunte le innumerevoli pratiche di autoconsumo. Questa multiformità e capillarità rappresenta una specificità italiana su cui si fonda il patrimonio di grande ricchezza e biodiversità delle produzioni agricole. Essa è anche il presidio più sicuro per il mantenimento dei territori montani e collinari, svolgendo una pluralità di funzioni tuttora insostituibili.

A fronte di una pluralità di modelli agricoli differenti sono necessarie, ai fini di giustizia, di equità sociale, di gestione del territorio, di mantenimento dell' agrobiodiversità, misure adeguate e diversificate secondo le diverse realtà produttive agricole. È per questo che la Campagna popolare per l'agricoltura contadina, alla quale partecipano 14 associazioni legate al mondo dell'agricoltura, tra le quali Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica), Alpa (Associazione lavoratori produttori agroalimentare) e Coordinamento europeo via Campesina, ha presentato questa mattina alla Camera, ai Gruppi Parlamentari, le proprie Linee guida per una legge quadro sulle agricolture contadine al fine di avviare un lavoro insieme ai parlamentari che porti all'approvazione di una legge di riferimento ed a norme collegate in materia.

Oggi questa biodiversità delle realtà agricole è seriamente messa in crisi dalle politiche agricole dominanti che cercano di sussumere e forzare le pluralità delle esperienze nel contesto unico dell'impresa di mercato (intensiva, specializzata, capitalizzata) e del modello agroindustriale nell'ambito della competitività del mercato globale, attraverso politiche di comparto ed un corpus normativo dimensionato a questi fini, orientando in modo sostanzialmente unidirezionale le risorse della Politica agricola comunitaria.