Non mancano le eccellenze dell’agricoltura veneta nel rapporto della “Banca delle Qualità” che è stato presentato a Padova ieri, lunedì 14 gennaio. “Numerosi sono gli esempi di idee innovative nate con la green economy” – spiega Giorgio Piazza presidente di Coldiretti Veneto.

Proprio nella regione dove duemila giovani in tre anni hanno scelto i campi per la loro scommessa professionale, si può affermare quanto l’indagine nazionale rileva: metà dei giovani italiani tra i 18 e i 34 anni preferisce gestire un agriturismo piuttosto che fare l'impiegato in banca o lavorare in una multinazionale. Venute meno le garanzie del posto fisso che caratterizzavano queste occupazioni, sono emerse tutte le criticità di lavori che in molti considerano ripetitivi e poco gratificanti rispetto al lavoro in campagna.

Spazio dunque agli esempi virtuosi come la pasta a km zero prodotta dall’unico pastificio italiano certificato “Jolly Sgambaro” di Castello di Godego in provincia di Treviso che coltiva grano duro a Nord e riduce l’impatto ambientale con l’adozione di boschi e i percorsi ridotti dei trasporti dalla sede di produzione a quella di lavorazione. Da sottolineare anche il primo impianto a biogas realizzato in Veneto da un’azienda zootecnica condotta da una trentenne veneziana, i laboratori di trasformazione gestiti da piccoli imprenditori anche “casari” e affinatori di formaggi nel vicentino, nonché quelli dedicati alla lavorazione della carne il cui titolare è un under 30 che si propone come norcino presso gli altri allevamenti.