La valorizzazione della produzione locale nei paesi in via di sviluppo non solo aiuta a promuovere il mercato interno e d’esportazione, ma può dare un contributo importante al raggiungimento della sicurezza alimentare per milioni di persone che dipendono dall’agricoltura per la propria sopravvivenza.
Con questo intento è stato avviato un accordo di collaborazione tra la Fondazione Slow Food per la Biodiversità e la Fao (Food and agricolture organization of united nations), nell’ambito di un programma di Sicurezza alimentare in Africa Occidentale finanziato dalla Cooperazione Italiana che coinvolge quattro paesi: Mali, Senegal, Guinea Bissau e Sierra Leone.
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