Assalzoo, Associazione nazionale produttori di alimenti zootecnici plaude all'iniziativa annunciata dalla Cooperativa Fima in collaborazione con Coldiretti Marche, che prendono nella giusta considerazione la centralità della produzione mangimistica per il sistema agroalimentare italiano.

"Non va però sottovalutato - ricorda Assalzoo - che le 30mila tonnellate di mangime a cui mira questo progetto, essenzialmente basato su uno schema di filiera corta priva di Ogm, rappresentano una percentuale solo dello 0,2% della produzione di mangimi realizzata in complesso nel nostro Paese".

"In relazione alla qualità delle carni, che viene evidenziata come obiettivo principale del nuovo schema produttivo promosso da Coldiretti e Fima, Assalzoo fa presente che l'industria mangimistica italiana rivolge da tempo un'attenzione particolare alla qualità e alla sicurezza dei mangimi prodotti nel nostro Paese, come dimostra - afferma l'associazione - il Codex Assalzoo: un codice di autoregolamentazione sulla base del quale già oggi oltre il 30% della produzione italiana di mangimi, vale a dire circa 5 milioni di tonnellate, è certificato. Il Codice, che si pone come obiettivo di garantire l'eccellenza qualitativa e la sicurezza dei mangimi, nonché dei prodotti di filiera che ne derivano (cioè carni, uova e latte) - conclude Assalzoo - ha ottenuto uno specifico riconoscimento dal ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e dal ministero della Salute".