E’ possibile difendere le colture agricole, e la salute delle persone e quella della biodiversità, anzitutto le api? E' a questa domanda che risponderà la quattro giorni in programma da martedì prossimo tra Legnaro (Pd) e Padova.
Il Palazzo del Bo, sede storica dell’Università patavina, e la Corte Benedettina di Veneto Agricoltura ospiteranno dal 5 al 8 novembre, il 7° simposio internazionale sui fitofarmaci sistemici, evento che vedrà la partecipazione di ricercatori da tutto il mondo, ovvero i componenti di una task force, Tfsp, altamente specializzata e multi-disciplinare istituita sotto gli auspici di Iucn, Ssc e Cem e coordinata da Maarten Bijleveld van Lexmond.

Al centro delle riflessioni i “neonicotinoidi”, potenti fitofarmaci al bando in Italia come concianti (sostanze chimiche usate sul seme per proteggerlo) su mais dal 2008, attraverso i decreti di sospensiva al loro utilizzo avviati dall'allora ministro all’Agricoltura Luca Zaia. Esperti di alto livello analizzeranno le problematiche relative all’utilizzo dei fitofarmaci e dei loro effetti. Per Veneto Agricoltura, che promuove le quattro giornate di studio, questo appuntamento rappresenta un importante riconoscimento al lavoro di ricerca e sperimentazione svolto in questo campo presso le sue aziende agricole e non solo. Il simposio prenderà il via martedì 5 novembre, alle 9,30, al Palazzo del Bo con un incontro introduttivo che vedrà la presenza, tra gli altri, del commissario straordinario di Veneto Agricoltura, Giuseppe Nezzo.

Tutti i seminari e i focus della kermesse, in programma dal pomeriggio di martedì fino a venerdì, si svolgeranno invece a Legnaro (Pd), alla Corte Benedettina di Veneto Agricoltura. Tra i diversi incontri in calendario, va segnalato il Forum fitoiatrico sui neonicotinoidi in programma venerdì 8 novembre. L’importanza dell’incontro sta nel fatto che negli ultimi anni l’uso di queste sostanze chimiche è diventato incerto a causa degli effetti ambientali, tra cui la riconosciuta tossicità sugli insetti pronubi e in particolare le api. La stessa Unione europea sta confermando la messa al bando di questi prodotti, allineandosi a quanto l'Italia aveva anticipato fin dal 2008 con i decreti di sospensiva al loro utilizzo avviati dall'allora ministro Zaia. I lavori e i risultati della task force saranno messi a disposizione dei tecnici, agricoltori e apicoltori, in particolare saranno forniti aggiornamenti scientifici e normativi.