L'ultima parte del 2009 la giurisprudenza fitoiatrica è stata caratterizzata da un singolare confronto tra Italia e Olanda, mentre nulla da segnalare per le cause di casa nostra.

Clorotalonil: la causa continua ancora

Fine 2009 molto amaro per l'Italiana Vischim, che aveva intentato due ricorsi contro la Commissione, rea di aver avallato la sua esclusione dal novero dei notificanti principali del Clorotalonil (l'altro è Syngenta, che aveva sostituito ISK Biotech Europe ancora come Zeneca Agrochemicals) e aver di conseguenza causato la revoca di tutte le sue registrazioni europee di agrofarmaci contenenti il celebre fungicida clororganico (per la precisione cloronitrile). Dopo l'annullamento di due richieste di procedura d'urgenza (per scongiurare la revoca dei formulati che invece è stata puntualmente comminata) il Tribunale di primo grado delle Comunità Europee ha sentenziato il respingimento del ricorso presentato ancora nel novembre del 2005, volto ad annullare la direttiva 2005/53/CE (quella dell'iscrizione del Clorortalonil nell'allegato 1 della direttiva 91/414) e a richiedere un risarcimento danni. La sentenza, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea C282 del 21 novembre scorso, condanna invece la ricorrente anche al pagamento delle spese processuali. Ma la vicenda non è finita qui: la Commissione è stata anche citata (il ricorso è del dicembre 2006) per la direttiva 2006/76/CE che ha modificato la specifica del fungicida, e in particolare il livello massimo di esaclorobenzene (impurezza rilevante), innalzandolo leggermente in modo che, pur mantenendone la sicurezza tossicologica e ambientale, potesse confermare l'equivalenza del principio attivo tecnico della Vischim alla sostanza ufficialmente approvata nella UE, fatto che peraltro non era mai stato messo in dubbio. Il ricorso, presentato dalla stessa Vischim, non era contro quest'ultimo provvedimento in toto, ma solo contro la sua data di entrata in vigore (1° settembre 2006), troppo tardiva per poter essere motivo di rinvio della conclusione della cosiddetta “fase 1 di post annex 1”, in modo da evitare la revoca delle registrazioni dei propri prodotti. Il tribunale di primo grado ha respinto anche questo ricorso, con sentenza pubblicata sulla medesima Gazzetta. Non sappiamo ancora se questa intricatissima vicenda proseguirà con il ricorso al secondo e ultimo grado di giudizio della giurisprudenza europea, la Corte Europea di Giustizia: i presupposti sono tutt'altro che favorevoli, ma in passato alcune storiche sentenze hanno ribaltato situazioni molto critiche.

Diclorvos: semaforo rosso al ricorso dell'unico notificante

Per una società italiana che ricorre contro una decisione presa con il contributo decisivo dello stato relatore Olanda (per il Clorotalonil), ecco una società olandese (la Denka international) che chiede l'annullamento della revoca europea del Diclorvos, insetticida fosforganico esaminato dall'Italia. Il risultato sinora ottenuto è il medesimo: il ricorso presentato nell'agosto del 2007 dal notificante è stato respinto dal Tribunale di Primo Grado con sentenza del 19 novembre 2009. La Denka, nonostante un dossier piuttosto “snello” in cui, ad esempio, non è stato possibile fissare né l'ADI (Acceptable Daily Intake), né l'AOEL (Acceptable Operator Exposure Level), parametri indispensabili per la valutazione del rischio per i consumatori e gli operatori, si è ritenuta danneggiata dal fatto che la documentazione fosse stata esaminata dall'EFSA (European Food Safety Authority), anche se la decisione di revoca della sostanza, presa nella riunione dello Standing Committee on the Food Chain and Animal Health (pesticides: legislation) del 28-29 settembre 2006, è stata presa quasi all'unanimità (solo uno stato si è astenuto sui 25 presenti). La volitiva ditta arancione si era precedentemente scagliata anche contro la direttiva 2006/92, che aveva abbassato gli MRL1 del diclorvos sulle derrate alimentari al limite analitico di 0,01 mg/kg. Il ricorso, presentato nel febbraio 2007, nel successivo giugno del 2008 è stato giudicato irricevibile.

Cosa ci attende nel 2010?

Indubbiamente l'evento più atteso riguarda la disputa sul fosetil alluminio generico: l'udienza del Consiglio di Stato che dovrebbe fare definitiva luce sulla sorte di trenta registrazioni di altrettanti prodotti contenenti fosetil generico, attualmente revocate, è prevista per Febbraio, in zona Cesarini per una eventuale campagna 2010.

Per saperne di più

Articoli sulle cause riguardanti agrofarmaci pubblicati nel 2009:

Come è andata a finire? Il punto sui ricorsi contro le decisioni della Commissione europea e delle autorità nazionali in materia di agrofarmaci

Come è andata a finire (parte seconda): colpo di scena prima delle vacanze

Com'è andata a finire? Settembre 2009: uno pari e palla al centro

1Limite Massimo di Residuo