La legislazione comunitaria in materia di sicurezza alimentare è senza ombra di smentita tra le più sicure al mondo, anche se spesso non viene seguita dai molti dei paesi con cui intratteniamo scambi commerciali.

Ultimo episodio sono le pere provenienti dalla Turchia, che contengono livelli di residui di Amitraz (insetticida - acaricida revocato in Europa nel 2004) in quantità notevolmente superiori ai limiti attualmente consentiti, che in un provvedimento del 2005 (direttiva 2005/46/CE, con decorrenza 10 gennaio 2007) sono stati abbassati al limite inferiore di determinazione analitica, in quanto proprio i suoi sfavorevoli effetti sui consumatori attraverso la dieta ne avevano sancito il bando in Europa.
La frequenza di questi rilevamenti ha costretto la Commissione Europea a una decisione (2009/835/CE del 12 novembre 2009) che obbliga i paesi membri a controllare almeno il 10% delle partite di pere provenienti dalla Turchia per i residui della sostanza.

Come succede sempre più spesso (un esempio per tutti: l'asbesto, bandito in Europa ma osannato nel resto del mondo), il vecchio continente si trova sotto assedio da parte dei paesi con legislazioni più permissive della nostra i quali, traendo vantaggio non solo dalla disponibilità di manodopera a costi più competitivi, ma anche dalla possibilità di usare mezzi tecnici meno costosi, mettono anche a repentaglio la sopravvivenza delle nostre aziende, oltre alla nostra sicurezza alimentare. Nel caso specifico dell'Amitraz, i limiti massimi di residui approvati dalla commissione del Codex Alimentarius, costituita in seno alla FAO, sono ancora ben superiori a quelli europei (ad esempio 0,5 mg/kg sulle pere), come dettagliato nella tabella sottostante.

Stante questa situazione, ipotizzando che la decisione presa per l'Amitraz sia la migliore possibile, dobbiamo rassegnarci a contare solo sull'efficacia dei nostri controlli alle frontiere, almeno fino a quando il peso politico delle istituzioni europee non riuscirà a influenzare maggiormente le decisioni degli organismi mondiali, livellando le distorsioni che situazioni come questa inevitabilmente comporta.

 

Tabella 1: Limiti massimi di residui previsti dal Codex Alimentarius per l'Amitraz.

Amitraz

 

Derrata

MRL (mg/kg )

Carne bovina

0.05

Ciliege

0.5

Semi di cotoni

0.5

Olio di semi di cotone, crudo

0.05

Cetrioli

0.5

Frattaglie commestibili di bovini, suini e ovini

0.2

Latti

0.01

Arance dolci e arance amare

0.5

Pesche

0.5

Carne suina

0.05

Mele, pere

0.5

Carni ovine

0.1

Pomodori

0.5

Per saperne di più

Codex Alimentarius: http://www.codexalimentarius.net

Review report della sostanza attiva Amitraz.