Il direttore generale dell’Istituto agrario San Michele all'Adige, Alessandro Dini, ha conferito al ricercatore giapponese Kinya Ogawa la medaglia celebrativa per la collaborazione accordata all’ente di San Michele nella ricerca e nello sviluppo della confusione sessuale, metodo di difesa biologico che in Trentino Alto Adige interessa poco meno di 30 mila ettari di melo, vite, pesco e ribes (più dei due terzi dell’intera superficie nazionale) e in provincia di Trento circa dodicimila ettari.
La cerimonia si è svolta presso l’Aula magna, a conclusione del seminario intitolato “Feromoni per il controllo degli insetti: storia e prospettive”.
Laureato in Chimica organica alla Tokyo University, Kinya Ogawa vanta oltre 40 anni di lavoro presso la Shin-Etsu Chemical Ltd., uno dei giganti della chimica giapponese, e a lui si devono oltre 120 brevetti legati alla sintesi chimica.

“La vasta applicazione del metodo della confusione sessuale per la lotta ai principali fitofagi di vite e melo nella nostra regione è stata possibile grazie al lavoro di Kinya Ogawa e alla fattiva collaborazione da sempre accordataci nella ricerca di soluzioni a specifiche problematiche sorte nell’applicazione di campo – ha spiegato Dini-. Qui, nel Nord Italia, in molti frutteti e vigneti gli insetti vengono controllati con il metodo della confusione sessuale che ha consentito un significativo decremento dell’uso di insetticidi. Questa è senz’altro la tecnica di controllo biologico più di successo e nel mondo è utilizzata su più di 600 mila ettari”.

La confusione sessuale
La confusione sessuale è un metodo di difesa “biologico” che impedisce l’accoppiamento tra gli insetti e, di conseguenza, la nascita e sviluppo di nuove larve dannose alla produzione. La tecnica attuata mediante feromoni consente di realizzare un controllo dei fitofagi specifico e a basso impatto sull’ambiente.
Collocando nel frutteto degli specifici diffusori (detti anche “dispenser” o volgarmente spaghetti) che rilasciano un attrattivo sessuale simile a quello naturale (feromone) della femmina, si raggiunge lo scopo di “confondere” il maschio, che così non riesce più a trovare la femmina ed accoppiarsi.
Ideata già a partire dai primi anni Sessanta, questa tecnica ha avuto una concreta applicazione di campo solamente dalla metà degli anni Settanta, dapprima in Svizzera e quindi, all’inizio degli anni Ottanta, anche in Italia.

In Trentino Alto Adige il metodo interessa poco meno di 30 mila ettari di melo, vite, pesco e ribes, il che rappresenta più dei due terzi dell’intera superficie nazionale trattata con la confusione sessuale; dodicimila gli ettari di frutteti e vigneti interessati da questo metodo in provincia di Trento. Gran parte di questa superficie è trattata con i diffusori Shin Etsu Chemicall Co. Tokyo. Molte persone in questa società hanno contribuito a questo successo, ma Dr Kinya Ogawa, è stato l’iniziatore, il coordinatore e il propulsore dello sviluppo dei feromoni. Oggi Shin Etsu è leader mondiale nella sintesi di feromoni e produce per esempio, più di 25 tonnellate all’anno di feromone sintetico per carpocapsa. Oltre alla sintesi di feromone Shin Etsu ha disegnato sotto la guida esperta di Kinya Ogawa un diffusore di feromone per la confusione sessuale molto versatile, che è ampiamente utilizzato in tutto il mondo.

Kinya Ogawa
Laureato in Chimica organica alla Tokyo University, vanta oltre 40 anni di lavoro presso la Shin-Etsu Chemical Ltd., uno dei giganti della chimica giapponese dove ha ricoperto diverse posizioni nella Ricerca e sviluppo fino ad essere nominato Executive R&D Director. A lui si devono oltre 120 brevetti di processo o invenzione ed in particolare molti di questi sono legati alla sintesi chimica e ai dispositivi di diffusione delle copie sintetiche dei feromoni di Lepidotteri. Molte delle sue intuizioni nell'applicazione di questo metodo di controllo a basso impatto costituiscono le basi delle attuali strategie di applicazione e sono il fondamento della sua diffusione nel mondo. La sua attività in questo settore inizia negli anni '70 ed è attualmente ancora molto intensa e brillante anche se non più operativa.