La crescente richiesta di olio extravergine di oliva si traduce in una costante pressione sugli olivicoltori affinché producano, anno dopo anno, rese più elevate, con buona qualità.

Netafim è in prima linea nella ricerca di nuovi sistemi irrigui per una crescita più efficiente dell'olivo e per offrire soluzioni su misura che aiutino a raggiungere qualità e quantità più elevate con meno costi.

Gli obiettivi primari di un impianto di irrigazione a goccia su olivo devono essere:

• la riduzione dei costi

• l'aumento della produzione

• l'ottimizzazione della qualità dell'olio da produrre.

Uno degli strumenti per raggiungere e consolidare tali obiettivi è l'intensificazione colturale che va ad aumentare il numero di piante per ettaro. Con questa tecnica all'inizio probabilmente s'instaureranno competizioni tra le piante che potrebbero portare a un minor carico di olive per pianta, ma avendo più alberi per ettaro la produzione per unità di superficie tenderà, seppure con minor carico per pianta, ad aumentare con conseguente convenienza economica.

Possiamo indicare i sesti dell'intensivo (6x5-6x6) come un'efficace intensificazione colturale da usare come primo strumento. Intensificando i sesti avremo competizione per l'acqua: più piante poste ravvicinate vanno a ridurre la riserva di acqua disponibile presente nel suolo ma competeranno anche per la luce e per le risorse nutrizionali. Queste competizioni diminuiranno man mano che il sistema oliveto, gestito in funzione delle nuove condizioni, si equilibrerà e quanto più sarà stabile l'equilibrio vegeto-produttivo delle singole piante di olivo.

Un ulteriore vantaggio dell'irrigazione è quello di ridurre il fenomeno dell'alternanza ottimizzando nel tempo la produzione. Sappiamo che la maggiore disponibilità idrica, mediante irrigazione, migliora la qualità e la quantità della produzione soprattutto se utilizzata in maniera razionale e ponderata in un'ottica di risparmio ed efficienza.

Diviene pertanto quasi intuitivo ragionare sulla microirrigazione, in particolare sull'irrigazione a goccia.

A tal proposito Netafim propone soluzioni irrigue a goccia con ala poggiata al suolo o in subirrigazione.

Tramite l'irrigazione bisogna rifornire il volume d'acqua necessario a compensare l'evapotraspirato del giorno, o dei giorni precedenti, commisurato alla fase fenologica di sviluppo che la pianta sta attraversando. Questo dato può essere calcolato partendo dai rilevamenti agro meteo reperibili in rete oppure usando comuni vasche evaporimetriche o centraline meteo. I dati così reperiti vanno corretti per opportuni fattori che li rendono adatti ad essere messi in relazione con la coltura in esame, in questo caso l'olivo.

 

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Ala gocciolante Uniram su oliveto

 

 

Esistono tecniche avanzate, come l'irrigazione in deficit controllato (RDI): si tratta della pratica irrigua con cui si applica una modalità di gestione dell'acqua per cui non vengono completamente soddisfatti i fabbisogni idrici durante la stagione di crescita.

Se poi volessimo sostenere lo sviluppo della pianta utilizzando la fertirrigazione avremmo ancora uno strumento aggiuntivo a nostra disposizione. Ricordiamo che la fertirrigazione consiste nel miscelare al flusso irriguo i fertilizzanti: uno strumento tramite il quale si può fornire il corretto apporto di nutrienti laddove siano necessari (nei pressi dell'apparato radicale attivo), già disponibili perché soluti in forma assimilabile nell'acqua, e nelle quantità necessarie senza sprechi. Inoltre essendo fornite quantità molto contenute non corriamo rischi di percolamenti dei prodotti nelle falde acquifere. Associando la fertirrigazione si ottimizza l'investimento dell'impianto irriguo. Oggi fare microirrigazione significa anche fare fertirrigazione.

Nella gestione di un oliveto, per ridurre i costi generalmente si cerca di ridurre al minimo le lavorazioni del terreno ed i costi di mano d'opera, con particolare riferimento alla potatura e la raccolta. E' inoltre consigliato praticare un inerbimento permanente nell'oliveto che, se in principio concorre per l'acqua con gli olivi, una volta sviluppato diviene un alleato prezioso per l'azione di microrganismi e funghi a livello radicale e per la consociazione di insetti che assicura un discreto effetto competitivo con fitofagi ed altri insetti dannosi, consentendo di ridurre gli oneri per le lavorazioni del terreno.

 

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Subirrigazione

 

Per quanto riguarda le potature, cioè la voce di costo più importante dopo la raccolta delle olive, dobbiamo valutare che la spinta vegetativa promossa dall'irrigazione rende poco razionale l'intervento annuale di potatura, in particolar modo di quelle più severe. Sappiamo che l'irrigazione promuove lo sviluppo vegetativo; aumenta numero e lunghezza dei germogli, l'accrescimento del fusto, la lunghezza e la densità delle radici. Pertanto possiamo pensare di proporre di diradare nel tempo gli interventi di potatura passando a interventi biennali o addirittura quadriennali con piccole rifiniture, portandoli al minimo sopportabile dalla pianta. Questo permetterebbe di contenere e distribuire il costo di potatura. Potremmo così allevare olivi con forma libera in modo da favorire l'eventuale raccolta meccanizzata. L'olivo risulterà così atto ad essere scosso da scuotitrici meccaniche, per esempio dotate di ombrello di intercettazione delle olive.

La difesa integrata può inoltre consentire un uso ridotto, anche se oculato, dei prodotti di sintesi per il contenimento delle infestazioni.

I benefici derivanti dalla presenza di un impianto irriguo nell'oliveto sono molteplici: riduzione del fenomeno dell'alternanza produttiva, incremento delle produzioni medie, promozione dello sviluppo vegetativo, possibilità di diradare gli interventi di potatura, infittimento dei sesti, praticare inerbimento, esaltare i profili sensoriali dell'olio, ecc.

Queste condizioni si verificano con maggiore significatività su nuovi impianti dove possiamo gestire lo sviluppo radicale e l'ingresso in produzione. Appare chiaro che nell'ambito di quanto esposto, l'uso razionale dell'irrigazione diventa un elemento di primaria importanza per pianificare la gestione dell'oliveto su basi economiche.

 

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Le soluzioni proposte da Netafim Italia risultano ad oggi in grado di sostenere i modelli proposti dalla moderna ricerca applicata ad una olivicoltura che, praticata con obiettivo di generare reddito, deve avere come principio guida quello dell'uso razionale degli strumenti a disposizione, con un approccio scientifico ma finalizzato alle applicazioni pratiche.

Netafim ha acquisito una vasta conoscenza ed esperienza riguardo la produzione di olive in diversi climi, in tutto il mondo. I suoi oltre 40 anni di conoscenze agronomiche e di esperienza la rendono esperta senza pari nell'assicurare una elevata produzione di olive con costi contenuti.

 

A cura di Alberto Puggioni e Stefania De Pirro - Netafim Italia Srl