Avvio di progetti congiunti nel campo dell'innovazione, con particolare attenzione alla promozione di nuove imprenditorialità, didattica per i giovani e supporto allo sviluppo economico e territoriale in Italia e nel mondo. In particolare, verranno promosse iniziative di formazione per imprese e startup agroalimentari, anche con un focus specifico sul Mezzogiorno, fornendo ai giovani innovatori nuovi strumenti per essere più competitivi sui mercati.

Questo è quanto previsto il protocollo d'intesa sottoscritto dai giovani di Confagricoltura (Anga) e dall'Associazione nazionale giovani innovatori (Angi) per dare vita ad una collaborazione strategica per la trasformazione tecnologica e digitale degli ecosistemi dell'agritech e dell'agrifood.

La propensione ad innovare - evidenziano le due organizzazioni - è propria degli under trentacinque: dal 2016 al 2019, il 22% delle aziende agricole, secondo i dati di Nomisma, ha investito in strumenti per l'agricoltura 4.0 e la maggior parte sono imprese con un organico composto prevalentemente da millennials.

Dunque, dati positivi ma a cui si affianca qualche ombra, come le lacune infrastrutturali del nostro paese. Rispetto agli altri Stati europei, l'Italia si colloca al 20esimo posto per l'accesso ad internet (Fonte: Commissione Ue, 2017). Anche per disponibilità di banda larga, utilizzo di internet per servizi e adempimenti, nonché per e-commerce, il Belpaese resta nelle retrovie in Europa, al 23esimo posto.
 
"La collaborazione sarà particolarmente importante anche in relazione al 'Progetto Sud 20-30', che prevede ingenti investimenti per il Mezzogiorno" dichiara il presidente dei giovani innovatori Gabriele Ferrieri. "Collaboreremo alla realizzazione di iniziative per favorire l'incontro tra imprenditori agricoli e operatori nazionali e internazionali che possono affiancarli nei processi di innovazione aziendale. Fondamentali sono gli obiettivi nell'ambito della formazione dei giovani che entrano nel mondo del lavoro in una fase di crisi economica. Non meno importanti le attività finalizzate alla maturazione collettiva di una nuova consapevolezza dell'agricoltura e dell'alimentazione che guardano alla sostenibilità, all'ambiente e alla tutela delle biodiversità".

"Oggi il settore primario deve avvalersi della tecnologia e del digitale per essere più competitivo - sottolinea Francesco Mastrandrea, presidente dei giovani di Confagricoltura - ma anche più sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Contiamo, attraverso questa collaborazione, di proseguire nel percorso di innovazione delle nostre imprese, coinvolgendole sempre più attraverso iniziative di formazione e divulgazione della cultura dell'innovazione".