La crescita del biologico non ha sosta e in Emilia Romagna superfici e aziende agricole crescono grazie al forte sostegno dei Psr. In arrivo in Veneto fondi per l'avicoltura colpita dall'influenza aviaria, mentre in Valle d'Aosta è stato finanziato 1 milione di euro per la biodiversità e la conservazione dell'ambiente forestale. Punta invece al gioco di squadra fra i produttori agricoli il Friuli Venezia Giulia, con l'obiettivo di promuovere i prodotti locali.
Nel dettaglio tutte le notizie.


Valle d'Aosta

Psr, riaperto il bando per il sostegno ad ambiente e biodiversità
L'assessorato regionale all'Agricoltura comunica che sono stati riaperti i termini per la presentazione delle domande di contributo per l'intervento con il sostegno agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali del Psr 2014-2020.

Il bando prevede un sostegno pari al 100% delle spese ammesse e la dotazione finanziaria ammonta a 1 milione di euro e andrà a sostenere la diversificazione della struttura forestale, la composizione delle specie e il miglioramento della rete di accesso, oltre alla conservazione ambientale e alla biodiversità.


Friuli Venezia Giulia

Mercati, fondamentale una rete fra produttori per avere successo
L'assessore all'Agricoltura regionale Stefano Zannier fa quadrato intorno alla filiera agroalimentare con l'obiettivo di creare una rete fra produttori per garantire a un sistema Friuli costituito in particolare da piccole aziende di conquistare il mercato globale e valorizzare l'abbinamento territorio-eccellenze agroalimentari.

"Dobbiamo annullare le divisioni – spiega l'assessore – cercando di abbracciare le opportunità che potranno essere garantite da una forte coesione tra gli attori della produzione".

Zannier, ribadendo le linee operative individuate dalla Giunta Fedriga in funzione di un progetto di promozione complessivo, ha spiegato come questa iniziativa "abbia una doppia valenza, sia per far conoscere i prodotti più caratterizzanti sul territorio che per promuoverli fuori, sull'intero mercato italiano e all'estero".
"Il cluster agroalimentare è un perfetto soggetto aggregatore in quanto istituzionale ed esterno rispetto al complesso e variegato mondo agricolo – ha concluso l'assessore Zannier – serve unità e condivisione tra i produttori. Dobbiamo programmare un futuro che non può essere solo il Psr, ma anche una politica agricola comune e ben pianificata".


Veneto

Zootecnia, indennizzi per il settore avicolo
Sono in arrivo gli aiuti nazionali e comunitari al comparto avicolo regionale sotto forma di indennizzi diretti e indiretti causati dall'influenza aviaria. Il via libera al fondo nazionale per l'emergenza avicola riserva 10 milioni di euro, divisi equamente fra il 2018 e il 2019,in favore della ripresa produttiva delle imprese. Il settore può contare su risorse per il pagamento dei danni diretti causati dall'emergenza epidemica, conteggiati in 11,2 milioni di euro.

"L'attenzione della Regione Veneto e dell'intera filiera istituzionale è stata massima e costante – sottolinea l'assessore Giuseppe Pan di fronte a un'emergenza sanitaria che nel corso del 2017 ha gravemente colpito gli allevatori del Veneto, prima regione in Italia per numero di allevamenti avicoli e per valore della produzione. Solo nella nostra regione l'aviaria ha provocato lo scorso anno 11 milioni di danni diretti a causa degli abbattimenti obbligatori e oltre 15 milioni di danni indiretti per il divieto di accasamenti, con l'impossibilità per gli allevatori di attuare regolari cicli produttivi”.

Gli aiuti nazionali si sommeranno a quelli deliberati dalla Commissione Europea per l'emergenza aviaria. All'Italia spettano 11,1 milioni di euro a cui si aggiungerà una pari cifra a carico del bilancio nazionale, a favore delle aziende che hanno subito danni indiretti dovuti a provvedimenti sanitari di restrizione alle movimentazioni di animali e merci. Gli aiuti alla singola impresa potranno essere concessi fino a un massimo dell'80% del danno ammissibile, e sommati agli eventuali altri pagamenti ricevuti dell'impresa avicola per i medesimi costi ammissibili, non potranno superare il 100%.


Emilia Romagna

Biologico, crescono superfici e aziende
Continua senza sosta la crescita del biologico in Emilia Romagna, con superfici che hanno toccato il record di 152.400 ettari, registrando una crescita del 15% dell'intera superficie agricola utilizzata (Sau) in Regione (+72% sul 2014) e oltre 5.040 imprese agricole (+68%). Tantissime le richieste di adesione ai bandi Psr 2014-2020, per un totale di 11,3 milioni di euro, con 17 milioni previsti nei prossimi cinque anni.

"Siamo la quinta regione in Italia per numero complessivo di operatori e la prima per quanto riguarda le aziende di trasformazione – sottolinea l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli traguardi importanti che però vogliamo battere, puntando a crescere ancora. Si tratta di un trend positivo che sta garantendo buone prospettive di reddito alle nostre imprese agricole. Nella nostra regione sono presenti tutte le filiere del biologico, dall'ortofrutta ai cereali, dal latte al Parmigiano Reggiano, fino alla carne e ai salumi. In futuro continueremo a garantire il sostegno finanziario con lo strumenti dei Psr, con l'obiettivo di rafforzare l'assistenza tecnica ai produttori".