"Saranno 55 i milioni di euro che andremo a stanziare nel prossimo Psr sul tema della consulenza; abbiamo scelto di portare al massimo le risorse, perché siamo convinti che per sostenere un'agricoltura che cresce devono essere a disposizione professionisti che evolvono, per accompagnare le imprese in modo adeguato". Lo ha detto questa mattina l'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, intervenendo al convegno 'Programma di sviluppo rurale 2014-2020, scommesse per l'innovazione del sistema agroalimentare lombardo', organizzato dalla Federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e forestali della Lombardia. Il ruolo degli agronomi e forestali, dice Fava, "viene riconosciuto in questo Programma di sviluppo rurale che ora è in fase di esame a Bruxelles".

Le risorse, complessivamente 1 miliardo e 157 milioni di euro fino al 2020, 133 milioni di euro in più rispetto alla precedente programmazione, "non sono esigue e permettono agli agricoltori lombardi di pianificare un percorso di crescita e di investimenti negli ambiti dell'innovazione, della competitività, dell'aggregazione delle filiere e anche nella tutela del territorio, che necessitano dell'apporto di professionisti come voi".

Sulla tempistica futura, l'assessore lombardo ipotizza che "il via libera definitivo dalla Commissione europea potrebbe arrivare tra novembre e dicembre, in modo che i primi bandi utili possano essere emanati già con i mesi di gennaiofebbraio".