L'interesse dell’Italia verso la Romania e concrete opportunità di sviluppo sono stati i punti fondamentali del convegno “Cooperazione internazionale tra Italia e Romania nella filiera del settore agricolo”, in programma lo scorso 9 ottobre a Padova, presso la Sala Paladin di Palazzo Moroni. L’evento è stato organizzato dalla Camera di commercio italiana per la Romania, con il patrocinio del Comune di Padova e Coldiretti Padova e in collaborazione con FederUnacoma e Gal Bassa Padovana. Grazie agli interventi dei relatori, si è avuto un quadro chiaro di quali possano essere le reali opportunità di investimento nel settore agricolo in Romania, attraverso le esperienze dirette di chi, dall’Italia, ha deciso di orientarsi verso l’Est Europa.

I rappresentanti istituzionali italiani presenti hanno sottolineato l’interesse verso le possibilità offerte dalla Romania. Importante anche il contributo da parte delle istituzioni romene che hanno salutato l’assemblea che hanno illustrato gli aspetti positivi che caratterizzano l’agricoltura in Romania e di conseguenza perché orientarsi verso questo settore. Mirco Maschio ha presentato la storia di successo della Maschio Gaspardo, presente con le sue succursali in tutto il mondo, oltre che in Romania. Qui vengono prodotte macchine agricole create su misura per la tipologia di terreno presente. Raluca Daminescu, rappresentante dell’Apia, Agenzia romena pagamenti per l'agricoltura, ha illustrato i meccanismi di funzionamento dell’agenzia e come si sviluppa il sistema di aiuti a sostegno degli agricoltori in Romania. Dai dati presentati, si evince come il settore agricolo sia quello caratterizzato dai più alti tassi di assorbimento dei fondi disponibili, grazie anche alla presenza di diverse misure di finanziamento diversificate verso lo sviluppo di determinate aree agricole.

Gli avvocati Pasquale Silvestro e Ines Popa, Studio Tonucci & Partners, hanno illustrato il regime giuridico che disciplina i terreni del circuito agricolo in Romania, ponendo l’attenzione sugli step da seguire al fine di intraprendere l’attività agricola nel Paese. Piero Francisci, Iragri, ha raccontato con entusiasmo l’avventura di un agricoltore italiano che crede nell’enorme potenziale della Romania nel settore agricolo e attualmente è coinvolto nello sviluppo della propria azienda nel Paese. Iuliana Klebleev, Eurodezvoltare, ha contribuito a creare un quadro esauriente sui fondi europei e i meccanismi di finanziamento nel settore agricolo in Romania. Da sottolineare che il Programma nazionale per lo sviluppo rurale, Pndr, ha allocato 8,12 miliardi di euro per il periodo 2007-2013, con tasso di assorbimento pari a 56%, mentre per il periodo 2014-2020 sono stati destinati 7,1 miliardi di euro.

Gli aspetti fiscali legati alle aziende agricole sono stati al centro dell’intervento di Horga Petrica, Horga Consulting, il quale ha spiegato il regime fiscale applicato alle attività agricole, ai terreni, ai mezzi di trasporto, e agli immobili del settore. Dan Bota ha presentato le opportunità di finanziamento offerte da Intesa Sanpaolo Bank, la quale offre soluzioni su misura e linee di credito per gli operatori agricoli. Vittorino Crivello, Bios Srl, ha introdotto le opportunità offerte dall’agricoltura biologica, un settore dinamico in Romania dove si riscontra una tendenza al rialzo negli ultimi anni, sia nella produzione vegetale che animale.

È possibile avere maggiori informazioni sui futuri eventi e approfondimenti sul settore agricolo in Romania visitando l’info point Agricoltura nel sito Ccipr