Lombardia
Terremoto, primi finanziamenti alle aziende agricole

Trentasette imprese agricole per un totale di 6.402.208 euro di finanziamento regionale. E' l'esito del primo bando emanato in soccorso dei caseifici, delle latterie sociali e delle aziende agricole che hanno subito gravi danni alle strutture e agli impianti a seguito del sisma dello scorso maggio.

La Regione Lombardia ho reso pubblico oggi sul Burl l'elenco delle domande ammesse a finanziamento ai sensi della misura 121 del Programma di sviluppo rurale 2007/2013 'Ammodernamento delle aziende agricole'.

A partire da oggi le aziende avranno 15 mesi di tempo per completare i lavori di ripristino delle strutture e degli impianti e chiedere il pagamento. Sarà possibile anche richiedere un anticipo del 20 per cento del contributo concedibile o un pagamento parziale a copertura dei lavori già realizzati.

Questa prima assegnazione da 6,4 milioni di euro impegna oltre la metà della dotazione iniziale del bando sulla misura 121, pari a 11 milioni di euro. Di questi, 2,5 milioni sono stati utilizzati per soddisfare il fabbisogno delle domande presentate dalle aziende in zona terremotata, già precedentemente istruite, ma che erano rimaste in graduatoria in attesa di essere finanziate. Il residuo, di circa 2 milioni, andrà ad alimentare il secondo bando, che chiude il 31 gennaio, indirizzato alle aziende agricole che hanno subito danni di minore entità.

 

Fonte: Regione Lombardia


 

Toscana
Allarme grano duro, semine in picchiata del 60%.

 

La produzione 2013 di grano duro in Toscana è fortemente compromessa a causa di un mix di condizioni meteo avverse: frequenti piogge da novembre ad oggi, temperature sopra le medie stagionali e assenza di venti di tramontana, utili per asciugare i terreni.

 

Secondo i dati raccolti da Toscana Cereali nelle aree maggiormente vocate della regione, rispetto alle quantità programmate per la semina (che già evidenziavano un calo del 10% rispetto al 2012), si è effettivamente seminato il 40% (quindi un 60% in meno) come media a livello regionale. E come se non bastasse anche una parte del grano seminato – circa il 15% - non è poi germogliato.

 

C’è chi sta meglio come Siena (prima provincia per superficie a grano duro con circa 26mila ettari), dove è stato seminato il 60% (delle semine programmate) con un 10-15% del totale non germogliato; e chi peggio, come Grosseto (circa 23mila ettari di media) dove si è seminato solo il 25% (e perdite del 15-20% in fase di germogliatura) ma è necessario fare delle nette distinzioni fra zona e zona anche nella stessa provincia.

 


 

Campania
Siccità, dichiarato lo stato di calamità

 

E' stata firmata il 24 gennaio dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Mario Catania, la dichiarazione dello stato di eccezionali avversità atmosferiche relativa alla siccità che nel periodo compreso tra l’1 giugno 2012 e il 10 ottobre 2012 ha colpito i territori agricoli della Regione Campania e nello specifico le province di Salerno, Avellino e Caserta.

 

Gli agricoltori operanti nei territori delimitati potranno accedere alle seguenti provvidenze del Fondo di solidarietà nazionale: contributi in conto capitale fino all’80% del danno sulla produzione lorda vendibile, prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale, proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento calamitoso, esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l’evento.

 

Per accedere agli aiuti previsti, i produttori agricoli devono dimostrare di aver subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile. 

 

Le domande di intervento potranno essere presentate alle autorità indicate dalla stessa Regione entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

 


 

Marche
Trattori, falso allarme su 40mila patenti "a rischio"

 

Per “salvare” le 40mila patenti a rischio per i trattori c’è tempo almeno fino al 2015.

 

Ad annunciarlo è la Coldiretti Marche, dopo che sul territorio regionale si è diffuso l’allarme sul fatto che il prossimo 12 marzo 2013 sarebbe scattata la “tagliola” sull’uso delle attrezzature, agricole ma non solo. Un adempimento che, secondo una stima su dati Uma e Istat, interesserebbe fino a 40mila addetti su tutto il territorio regionale, dove operano circa 77mila trattori e altrettante macchine agricole (mootoagricole, mietitrebbie, ecc.). 

 

All’origine di tutto, un accordo firmato in Conferenza Stato Regioni. Al fine di rendere sempre più sicuro il lavoro, è stata individuata una serie di attrezzature (trattori, ma anche gru, scavatori, piattaforme di lavoro, ecc.) per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, da conseguirsi attraverso un corso di formazione. L’accordo entra in vigore dal prossimo 12 marzo 2013 e ciò ha suscitato una piccola ondata di panico nelle campagne, con il timore di non poter più operare con i mezzi. 

 

La normativa, sottolinea Coldiretti Marche, prevede però che chi, alla data del 12 marzo 2013, è già incaricato dell’uso delle macchine, anche se non provvisto di esperienza documentata, avrà tempo fino al 12 marzo 2015 per adempiere a quanto previsto dalle nuove regole, mentre chi ha già seguito in passato un corso o è in possesso di esperienza documenta alla data del 12 marzo 2013 sarà a posto fino al 12 marzo 2017. 

 


 

Lombardia
Abia: "La soia scompare dalla bergamasca"

 

"Nel panorama delle prossime semine la soia potrebbe addirittura scomparire del tutto dal territorio bergamasco". La notizia viene da Abia - Confai, che sta monitorando le tendenze per le prossime semine primaverili.

 

Negli anni scorsi la coltivazione di soia si era già peraltro molto contratta. Ma quali le ragioni di questo probabile abbandono? “Benché le quotazioni del prodotto siano per ora ancora buone – spiega il presidente dell'organizzazione, Leonardo Bolis -, gli addetti ai lavori hanno già sentore di un prossimo calo dei prezzi sui mercati internazionali a causa delle produzioni abbondanti che si sono registrate nell’emisfero sud, dove in questo momento è estate".

 

Agricoltori sempre più attenti, dunque, all’andamento delle borse agricole internazionali, ma anche alle specificità del territorio.

 

Se per la soia di primo raccolto il capitolo può già considerarsi chiuso – precisa Enzo Cattaneo, direttore di Abia-Confai –, diverso potrebbe essere il discorso per la soia di secondo raccolto, ovvero seminata più in là nel tempo, verso maggio, ad esempio dopo una coltura erbacea. Alcuni dei nostri agricoltori potrebbero infatti propendere per questa scelta, atteso che la soia resta comunque una coltura adatta alle caratteristiche di molti terreni della nostra provincia, soprattutto se assistiti da una certa disponibilità irrigua, benché la soia presenti esigenze certamente inferiori in termini di acqua rispetto al mais”.

 

La tecnica agronomica del secondo raccolto, infine, consente anche di essere associata alla cosiddetta semina su sodo, con una lavorazione minima dei terreni che consente di ridurre considerevolmente il consumo di gasolio, contenendo i costi di produzione e, al tempo stesso, la dispersione di CO2 nell’ambiente.

Fonte: Abia


Puglia
Crisi angurie Nardò: risorse del bilancio autonomo per le imprese e le associazioni di produttori

 

"Una parte del Fondo Rischi, costituito nel giugno del 2012 con risorse del bilancio autonomo, sarà utilizzata per ristorare gli imprenditori del territorio di Nardò per la mancata raccolta della campagna 2011".

 

E' l’accordo tra l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno e le associazioni professionali agricole e del mondo della cooperazione incontratisi il 21 gennaio a Bari. 

 

Portiamo a compimento un impegno assunto con le imprese del settore – spiega Stefàno– poiché il problema della mancata raccolta non trovò soluzione nel risarcimento per l’allarme Escherichia coli ottenuto con fondi comunitari”.

 

Le risorse recuperate e destinate al risarcimento per le imprese neretine ammontano a seicento mila euro.

 

L’intesa, in applicazione della normativa regionale, prevede che gli aiuti saranno concessi agli imprenditori agricoli del territorio di Nardò che hanno presentato istanza nel periodo dal 19 al 23 agosto 2011 e calcolati applicando i parametri del D.M. n. 10388 del 20 dicembre 2010.

 

L’accordo prevede inoltre l’intervento di “de minimis” a favore delle cooperative, delle associazioni di organizzazioni di produttori per gli interessi pagati da queste sulle anticipazioni ai soci relativi agli anni 2011 e 2012: i fondi disponibili ammontano a cinquecento mila euro.

 

 

 

Val d'Aosta
Assegnazione di carburante agricolo in esenzione fiscale

L’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che sino al 30 giugno 2013 è possibile presentare domanda di assegnazione di carburante agricolo in agevolazione fiscale per l’anno 2013.

Possono farne richiesta i titolari di azienda agricola, i consorzi di meccanizzazione agricola e le cooperative agricole, in regola con l’iscrizione all’Anagrafe regionale delle aziende agricole e al Registro delle imprese della Camera di Commercio della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

Per informazioni sulla modalità di presentazione delle domande visita la pagina sul sito della Regione.