Sta per compiere un anno il progetto promosso e coordinato da Unione italiana vini con l'obiettivo di proporre un modello di sostenibilità attraverso il coinvolgimento di tutti gli operatori del comparto: i fornitori di attrezzature, tecnologie, prodotti e servizi, le cantine e il mondo della ricerca universitaria. Un anno che ha visto aumentare i partner tecnologici, le aziende vitivinicole e le sperimentazioni in campo.
E da ora è operativo il portale dedicato interamente all'iniziativa. All'indirizzo www.tergeo.it è possibile seguire in tempo reale i progressi e le ultime novità, conoscere da vicino i protagonisti e le loro innovazioni tecnologiche, accedere alle proposte di sperimentazione, aggiornate in un apposito calendario.

 

La storia di Tergeo
Nel settembre 2011 nasceva Tergeo, il progetto di sostenibilità in viticoltura ed enologia promosso e coordinato da Unione italiana vini con l'obiettivo di proporre un modello di sostenibilità attraverso il coinvolgimento di tutti gli operatori del comparto: i fornitori di attrezzature, tecnologie, prodotti e servizi, le cantine e il mondo della ricerca universitaria. Una sorta di network di competenze tecnico-scientifiche capace di dare vita a un circolo virtuoso di informazione accreditata e di condivisione del sapere, che si traduce poi in pratica attraverso l'implementazione di sperimentazioni in campo destinati a favorire appunto una produzione vitivinicola sostenibile. Sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico.

 

Tergeo compie un anno e traccia un bilancio
Oggi, dopo quasi un anno di attività, Tergeo tira un primo bilancio. 
Cinque i partner tecnologici - Bayer CropScience, Haifa, Lallemand, Monsanto e Syngenta - che hanno scelto la piattaforma di dialogo di Uiv per fare formazione,informazione e sperimentazione in campo delle proprie innovative tecnologie; oltre 160 le aziende vitivinicole che hanno scelto di aderire, dando disponibilità a ospitare nei propri vigneti le sperimentazioni, e che aumentano di giorno in giorno. Ma non solo. Tredici sono le sperimentazioni che sono state approvate e per gran parte di queste sono già partite le applicazioni in campo nelle aziende che ne hanno fatto richiesta. Numeri importanti, ma soprattutto numeri destinati a crescere, perché Tergeo vuole essere un work in progress

In altre parole, Tergeo ha centrato un'esigenza trasversale a tutta la filiera: la messa in condivisione di sapere e di saper fare da parte degli attori che a tutti i livelli costituiscono la filiera, le imprese con le loro esigenze, i fornitori con le loro risposte tecnologiche, la ricerca universitaria con il suo indispensabile apporto scientifico.