La prossima revisione di medio periodo della Pac, Politica agricola comune prevista per il prossimo anno deve porre alla base dell’agricoltura europea l’uso sostenibile del territorio e la protezione delle risorse naturali, promuovendo negli Stati membri dell’Ue piani di sviluppo rurale coerenti, che diano impulso dell’agricoltura biologica e alla salvaguardia dell’ambiente. Sono queste le indicazioni dei 30 esperti – per le 300 associazioni di produttori e di consumatori ed i maggiori istituti di ricerca e certificazione di 19 Paesi europei – partecipanti al seminario del Gruppo europeo dell’Ifoam, la federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica, svoltasi all’Istituto agronomico mediterraneo di Bari del Ciheam.  Il tema del seminario “Agricoltura biologica e protezione della natura per una crescita sostenibile” ha messo in evidenza che l’agricoltura biologica e la protezione della natura hanno sui cambiamenti climatici, sulla biodiversità e sulla protezione del suolo effetti positivi che non possono essere ottenuti con nessun altro metodo di agricoltura. Le recenti decisioni dell’UE, come la riforma della Pac del 2003, il nuovo regolamento sullo sviluppo rurale, la strategia sul suolo, e la comunicazione sulla biodiversità sono stati passi nella giusta direzione, ma c’è ancora una grande incoerenza tra finalità e risultati dei finanziamenti pubblici. Di qui la necessità che il sostegno all’agricoltura biologica ed alla protezione della natura costituiscano priorità nella revisione della Pac e nella valutazione del primo pilastro. Particolare enfasi all’importanza di rafforzare la fiducia dei consumatori e di garantire che l’agricoltura biologica possa continuare a fornire alimenti di alta qualità ed a produrre effetti positivi sul territorio. Le indicazioni emerse saranno sottoposte alla valutazione della Commissione europea.