Il telo in film innovativo per la serra non solo è perfettamente biodegradabile, risultato già acquisito da un po', ma il suo utilizzo in pacciamatura offre la possibilità di ottenere ortaggi e frutti migliori, sia per il palato che per le caratteristiche nutrizionali e nutraceutiche dei prodotti, che vengono potenziate. E’ questo in sintesi il risultato dell’incontro conclusivo per la presentazione dei risultati della ricerca "PaBiOrFru, Introduzione della pacciamatura del terreno con teli biodegradabili a base di Mater-Bi per colture orticole e frutticole", svoltosi ieri a Parete, nel casertano, nella sede della Cooperativa Sole.
 
Il progetto PaBiOrFru è finanziato nell’ambito della misura 124 del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 della Regione Campania, attuato dalla Cooperativa Sole in collaborazione con: Centro di ricerca in agricoltura – Unità di ricerca per le colture alternative al tabacco (Cra-Cat), Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Novamont.
 
Partito nell’estate 2014, il progetto è stato realizzato nell’arco di dieci mesi con lo svolgimento di varie attività, tutte  legate alle prove sperimentali-dimostrative di campo su fragola, melone retato, lattuga e cavolo rapa.
 
Le attività sperimentali e dimostrative previste dal progetto hanno riguardato la sostituzione della pacciamatura in polietilene con quella biodegradabile in Mater-Bi, senza alcuna modifica della tecnica colturale già impiegata dalla Cooperativa Sole, né dell’organizzazione delle successioni colturali.
 
In tutte le colture pacciamate con i teli Mater-Bi, la copertura del terreno è stata garantita per l’intera durata del ciclo con un’efficace azione di controllo delle malerbe, riscaldamento del suolo, sostanziale tenuta all’usura, dovuta al calpestio.
 
Nel progetto sono state particolarmente curate le analisi dei frutti di fragola e melone, al fine di confermare l’esistenza di un miglioramento di alcuni aspetti della loro qualità organolettica. I dati raccolti hanno chiaramente evidenziato un costante aumento nei contenuti in composti bioattivi antiossidanti (polifenoli, flavonoidi, antociani) in tutte le prove condotte in differenti condizioni pedologiche e con raccolte scalari.
 
Nella prova del melone è stato confermato l’incremento del contenuto in solidi solubili, in particolare zuccheri. Fra l’altro, si è avuto immediato riscontro della qualità dei prodotti, grazie all’allestimento di alcuni punti di degustazione, in alcuni supermercati della catena Coop, che ha permesso di registrare il gradimento dei consumatori.
 
Riguardo agli effetti sulle quantità prodotte, ad eccezione di lattuga e fragola ‘Sabrina’, le produzioni ottenute sono equivalenti a quelle ottenute su polietilene e talvolta superiori.
 
La prima considerazione dell’esperienza fatta ha suggerito che l’introduzione di un’innovazione di prodotto quale è il film biodegradabile in Mater-Bi, non può prescindere anche da una successiva innovazione del processo tecnico di coltivazione della singola coltura e della sequenza di colture nell’annata agraria. “Nel corso di questo periodo – dice, infatti, Pietro Ciardiello, direttore della Cooperativa Soleabbiamo ulteriormente intensificato il nostro lavoro sul piano agronomico e, di conseguenza, affinato l’analisi sulle prospettive economiche che questa innovazione di processo potrà produrre in futuro sul prodotto”.