In quest'annata particolarmente difficile per la viticoltura, dove la peronospora ha fatto danni enormi, un'altra minaccia può mettere a rischio l'uva, anche a pochi giorni dalla vendemmia: Drosophila suzukii Matsumura, nota anche come piccolo moscerino della frutta.

 

Drosophila suzukii è un moscerino originario del sud est asiatico, ormai ben conosciuto anche in Italia, dove è stato ritrovato per la prima volta in Trentino, per poi diffondersi in varie regioni del paese.

 

A differenza di altre specie di Drosphila - come Drosophila melanogaster, il comune moscerino che si trova sulla frutta marcescente e che abbonda in nugoli sui mucchi di vinacce - Drosphila suzukii è in grado di deporre le uova su frutti sani, causando danni notevoli a piccoli frutti come more, lamponi, fragole, ciliege, e anche uva.

 

Gli attacchi di Drosphila suzukii, come quelli di molti parassiti, sono molto legati all'andamento climatico e quest'anno è uno di quelli particolarmente favorevoli, in particolare in alcune zone.

 

Drosphila suzukii infatti ha la sua temperatura ottimale per l'ovodeposizione tra i 25°C e i 28°C, mentre tende a smettere di deporre le uova con temperature superiori a 30°-35°C.

 

Così in zone fresche, o in località dove le temperature non sono state o non sono particolarmente elevate, l'attacco può essere possibile.

 

Un attacco o una serie di attacchi, perché il ciclo biologico è molto breve e con temperature ottimali può compiere una generazione in 8-13 giorni.

Come riconoscerla

Drosphila suzukii è un moscerino piccolo, di circa 3 mm di lunghezza, con occhi rossastri e corpo bruno.

 

I maschi sono facilmente riconoscibili dalla macchia scura che hanno in fondo all'ala. Le femmine invece hanno un ovopositore ben visibile, come un pungiglione, infondo all'addome, con cui sono in grado di forare la buccia dei frutti e deporre le uova dentro.

 

Gli acini colpiti si riconoscono perché diventano gonfi e molli, a volte con aree depresse, e poi ammarciscono; e aprendoli si possono osservare piccole larvette che si muovono nelle polpa.

 

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Un esemplare maschio (a sinistra) e uno femmina (a destra) di Drosophila suzukii

Fonte foto: Shane F. McEvey, Australian Museum - Wikipedia

 

Come si monitora

Monitorare la presenza dell'insetto è fondamentale, cosa che può essere fatta facilmente con semplici trappole alimentari che si possono autoprodurre.

 

Basta prendere una bottiglia di plastica da un litro e mezzo, fare dei buchi di circa 5 mm, mettere dentro dell'aceto di mele, tapparla e metterla in vigna in una zona ombreggiata, anche semplicemente tra i tralci.

 

Poi si osserva a cadenza settimanale, ma anche a distanza di 2-3 giorni per essere più tempestivi, vedendo se si sono catturati degli esemplari.

 

Ovviamente si deve monitorare anche l'uva, aprendo gli acini che appaiono interi ma di consistenza anomala e vedere se ci sono le larve (che nelle prime fasi di sviluppo sono molto piccole).

 

È importante aprire gli acini, perché all'inizio i sintomi possono essere simili e confondibili quelli del marciume acido.

 

Come si controlla

I prodotti registrati per Drosphila suzukii su vite sono molti, ma soprattutto in prossimità della vendemmia, si deve ricorrere a prodotti che abbiano un tempo di carenza basso o nullo.

 

Si può ricorre a trappole con insetticida, in modo che il principio attivo non entri in contatto con l'uva, o trappole per cattura massale.

 

Per gli insetticidi è meglio in questo periodo o usare quelli con tempo di carenza molto basso, in particolare quelli a base di piretro o di spinosad, ammessi anche in biologico.

 

Interessanti sono anche i corroboranti, che hanno anche un effetto abbattente sugli adulti, primi tra tutti quelli a base di tannini o di distillati di legno.

 

Per vedere tutti i prodotti registrati usabili è possibile consultare Fitogest in "cerca una soluzione" e inserendo come coltura: vite per uva da vino e come problema: Moscerino della frutta (Drosophila suzukii) (Drosophila suzukii Matsumura).

 

In ogni caso è fondamentale intervenire tempestivamente, perché tutti i prodotti indicati sono attivi solo sugli insetti adulti, e non hanno effetti sulle uova e sulle larve che sono già nell'uva.

 

In caso di grappoli particolarmente colpiti è consigliabile togliergli e portarli via dalla vigna.

 

Se poi la maturazione lo consente, la cosa migliore in caso di attacco è anticipare il prima possibile la vendemmia.