La Giunta della Regione Piemonte ha approvato, su proposta dell’assessore all'Agricoltura  Giorgio Ferrero, la quantificazione del risarcimento per le aziende agricole che hanno condotto la lotta biologica contro la Popillia japonica, un coleottero proveniente dal Giappone che allo stato larvale si insedia sui prati permanenti per poi attaccare, una volta sviluppato, piante e frutti. La sua presenza è stata riscontrata per la prima volta in Piemonte nell’estate del 2014.

L’area infestata su cui è stata realizzato il controllo delle infestazioni parassitarie, si legge in una nota di Cia Piemonte, è tutta compresa nel parco del Ticino. Il risarcimento per le aziende agricole è stato fissato in 200 euro per ettaro.

"Il settore fitosanitario della Regione Piemonte ha messo a punto un sistema di lotta che consiste nella somministrazione al suolo di nematode entomopatogeno (un piccolo verme) che causa la morte della larva spiega Giorgio Ferrero –. Per poterli distribuire sul terreno, le aziende agricole dell’area infestata hanno dovuto eseguire il primo taglio del prato anticipatamente ed effettuare due trattamenti irrigui. Questo ha causato loro un danno che è stato quantificato nella delibera approvata oggi dalla Giunta. Questo tipo di intervento ha permesso di contrastare un insetto particolarmente pericoloso per le nostre coltivazioni senza ricorrere all’uso di fitofarmaci nel terreno. Ci sembra – conclude – un impegno importante per l’ambiente e i prodotti coltivati".