Ci sono "mosche bianche" che sono tutto tranne che rare. Quelle che affliggono le colture orticole protette infatti possono creare veri e propri nugoli attorno alle piante coltivate. Le due specie di aleurodidi, Trialeurodes vaporariorum e Bemisia tabaci, sono le più note. Il T. vaporariorum è presente in tutta la penisola, mentre B. tabaci è diffusa soprattutto al centro-sud. Le punture delle loro neanidi portano danni diretti, per via delle lesioni ai tessuti vegetali, ma anche danni indiretti veicolando virus e malattie, come nel caso del TYLCV, il virus dell'accartocciamento fogliare giallo del pomodoro. Altro danno deriva dall'emissione di melata, sulla quale possono in seguito svilupparsi quelle "fumaggini" che da un lato riducono l'attività fotosintetica e dall'altro deprezzano anche i frutti. Con l'aumento delle temperature estive le popolazioni stanno crescendo ed è bene quindi agire per contenerle prima che la loro gestione divenga troppo complessa. 
 
Juvinal 10 EC: la soluzione
 
 
Pyriproxifen, la sostanza attiva di Juvinal 10 EC, appartiene alla famiglia degli insetticidi regolatori della crescita. Per il controllo degli stadi giovanili di mosca bianca è possibile impiegarlo alla prima comparsa delle infestazioni alla dose di 50-75 ml/hl. Date le caratteristiche di Juvinal 10 EC l'effetto sulla popolazione di mosche bianche viene normalmente osservato solo alcuni giorni dopo il trattamento. Juvinal 10 EC è peraltro selettivo nei confronti delle forme adulte di insetti eventualmente utili lanciati dopo l'intervento, pertanto può essere impiegato anche nell'ambito di programmi di lotta integrata e biologica. Juvinal 10 EC non è sistemico e agisce solo sulle neanidi. In caso di contestuale presenza di adulti è quindi bene miscelarlo con un prodotto adulticida a carattere abbattente, assicurando una buona bagnatura della vegetazione. Juvinal 10 EC è registrato su pomodoro, melanzana, peperone, cetriolo, cetriolino, zucchino sui quali ha soli 3 giorni di carenza.