Nel corso del primo trimestre del 2010 le vendite di Syngenta sono diminuite del 3% a 3,5 miliardi di dollari e hanno beneficiato di un dollaro debole. A tasso di cambio costante (Tcc), le vendite si sono ridotte dell'8% rispetto a un primo trimestre 2009 che è stato molto positivo.

Le vendite di Crop Protection a 2,5 miliardi di $ sono calate dell’8 % a Tcc, sia per effetto dei prezzi che dei volumi.  Le vendite di erbicidi selettivi sono diminuite, se confrontate con un primo trimestre 2009 eccezionalmente forte, principalmente a causa di un inizio ritardato della stagione nell'emisfero settentrionale e a un cambiamento del momento di vendita in Francia e Germania. La diminuzione negli erbicidi non selettivi riflette le pressioni sul mercato del glifosate che continuerà a influenzare il confronto con il 2009 fino a metà 2010. I fungicidi hanno registrato una buona crescita: le vendite di Amistar®, prodotto leader di Syngenta, sono cresciute più del 40%, con un ottimo risultato in America Latina e un aumento dei volumi nel mais negli Stati Uniti.

Negli insetticidi i prodotti più nuovi che comprendono Actara® e Durivo® sono cresciuti notevolmente e hanno in parte compensato le vendite più basse dei prodotti più vecchi. Nella concia del seme la crescita a due cifre in America Latina e Asia Pacifico è stata compensata dall'effetto nella regione Nafta delle alte scorte di sementi trattate. Nonostante questo le vendite di Avicta® sono cresciute nettamente grazie al suo lancio nel mais negli Stati Uniti.

Le vendite dei prodotti professionali sono aumentate, con primi segnali di ripresa nei mercati orientati al consumatore.

Le vendite di Syngenta Seeds sono diminuite del 6% (Tcc) a 1 miliardo di dollari, con una diminuzione dei volume del 6% e con prezzi costanti. Considerando gli aggiustamenti per vendite anticipate nella regione Nafta di soia e mais nel quarto trimestre 2009, le vendite sono state del 7% più alte.

Nell'emisfero Nord la stagione sta procedendo positivamente dopo un inizio ritardato e ci si aspetta che questo conduca a una riduzione delle alte scorte presso i canali distributivi che hanno contribuito ad abbassare i prezzi degli agrofarmaci. L'azienda si aspetta una crescita dei volumi a partire dal secondo trimestre e di beneficiare per tutto l'anno di costi più bassi delle materie prime, di tassi di cambio favorevoli e di un ulteriore miglioramento dei margini nelle sementi.