La bassa Murgia, la terra di Ruvo di Puglia è al centro di una zona tra le più dense di storia del nostro paese: Canne della Battaglia, simbolo della genialità di Annibale; Castel del Monte, dove sorge lo splendido castello di Federico II; Barletta, da cui prese il nome la disfida che in realtà si svolse tra Andria e Corato, il primo anelito unitario di un'Italia che sarà divisa ancora per quasi cinquecento anni e che vide la gloria di Ettore Fieramosca, originario di Capua, dove finirono i sogni di gloria di Annibale.
Qui la vite, portata forse dai Fenici, vive da sempre ed ha trovato un ambiente talmente favorevole da rendere la regione una delle più produttive d'Italia, registrando inoltre una forte tendenza all'esportazione.
L'importanza della coltura della vite è testimoniata anche dall'architettura locale: la facciata della Cattedrale dell'Assunta ne riporta immagini sullo splendido portale a simboleggiare la fecondità e l'eucaristia.
Pavoni e uva - Cattedrale

Qui sorge la Cantina Crifo.
Costituita nel 1960 da 27 soci fondatori, la Cantina Cooperativa della RIforma FOndiaria (CRIFO) di Ruvo di Puglia conta oggi circa 1.500 soci per una superficie di 1.550 ettari di vigneti. La produzione di circa 140.000 ettolitri di vino è per la maggior parte Doc Castel del Monte e Igt Murgia e Puglia.
I vigneti sono posti nella media collina (250/450 metri di altitudine) su terreni marnosi, poveri, ciottolosi.

I vitigni più diffusi sono Bombino, bianco e nero, Pampanuto, Greco, Uva di Troia.
Il Bombino bianco ha origini non chiare, anche se qualche studioso indica la penisola iberica come luogo d'origine. Ha molti sinonimi, come Stracciacambiale o Pagadebiti, che ne indicano la capacità di dare reddito anche in annate difficili. Si accompagna bene al Pampanuto, la cui presenza è limitata alle zone di Ruvo di Puglia e di Corato, dove si trova anche associato nei filari.
Da queste uve, coltivate su terreni marnosi, leggermente argillosi, misti a sabbie di origine carsica, la Cantina ottiene il Bianco Castel del Monte Doc, dal colore giallo paglierino, il leggero profumo di mela acerba, dal sapore secco e leggermente acidulo.


Vini della Cantina Crifo
Sugli stessi terreni si allevano il Bombino nero e l'Uva di Troia, per produrre il Rosso Castel del Monte Doc Riserva.
Pare che il Bombino nero non abbia molto a che fare con quello bianco, e le sue origini sono oscure. Sembra che il nome derivi dalla forma singolare del grappolo, che ha dato origine al sinonimo Bambino con cui alcuni viticoltori ancora lo chiamano. Altro sinonimo è quello di Buonvino, meritato in grazia della sua capacità produttiva e della resa in mosto. L'Uva di Troia è invece un vitigno meno produttivo e costante, che negli ultimi anni ha un poco sofferto della competizione del Bombino. Dall'unione dei due vitigni si ottiene un vino dal colore rosso rubino, che con l'invecchiamento assume riflessi arancioni, dal profumo di amarena, sapore secco, tannico.

Approfondimenti


Cantina Crifo - Immagine satellitare
Cantina CRIFO
"E' nella zona di Castel del Monte che ancora oggi nascono i più nobili vini della regione, come quelli della Cantina Cooperativa della Riforma Fondiaria di Ruvo di Puglia, prodotti nel pieno rispetto di una tradizione di qualità che dura da secoli. Vini conosciuti ed apprezzati, anche al di fuori dei confini nazionali, per il loro gusto squisito e raffinato, frutto dei rigorosi controlli di qualità effettuati in tutte le fasi della produzione, dalla coltivazione delle vigne all'imbottigliamento. Una qualità più volte premiata da prestigiosi riconoscimenti ufficiali. E' per questo che i prodotti della "Cantina del Crifo" fanno oggi parte, a pieno titolo, della più alta aristocrazia vinicola pugliese, massima espressione di quella antica cultura del bere che affonda le sue radici nella storia della regione." (tratto dal sito www.cantinacrifo.it)

Cantina Crifo - Sede e stabilimento: 70037 Ruvo di Puglia (BA) - Via Madonna delle Grazie 8/A
Tel. 080 3601611 fax 080 3614281 Sito Web: www.cantinacrifo.it



I Viaggi del Fantic - confezioni
I Viaggi del Fantic
E' cominciato un tour "virtuale", una serie di incontri con alcune interessanti realtà della produzione vitivinicola italiana presentati da Isagro Italia.
Lo scopo è quello di seguire le linee di sviluppo della viticoltura nazionale legata alla produzione di vini di qualità, ed alla loro commercializzazione.
Il percorso inizia dalla Sicilia, per risalire fino alla valle del Caffaro, ai confini tra la provincia di Brescia e di Trento.
Toccheremo aziende di dimensioni e caratteristiche molto diverse con l'intento di vedere in quali modi un settore d'avanguardia come quello della nostra produzione vinicola si stia adeguando alle modifiche del mercato e come la competitività internazionale stia plasmando la nostra maglia aziendale.
Fantic è un marchio registrato da Isagro Italia.
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