Dopo la divisione del business off highway da quello on highway, CNH Industrial è ormai incentrata sui marchi Agriculture e Construction. Nel 2021 i ricavi della sola CNH hanno toccato i 19,5 miliardi di dollari, dei quali il 76% deriva dalle attività del settore Agriculture.

 

CNH Industrial è presente in più di duecento Paesi e opera in un settore, quello agricolo, divenuto oggi strategico. Con le proprie macchine l'Azienda sostiene la produzione agricola scongiurando l'influenza negativa di cambiamenti climatici, instabilità geopolitiche e non solo.

 

Un obiettivo ambizioso ma sostenibile

Da inizio 2022 il Gruppo ha adottato una nuova strategia per i prossimi tre anni. Questa prevede la piena integrazione tra gli aspetti ambientali e sociali e gli obiettivi economici della Società. Ne scaturisce un processo di miglioramento continuo che genera valore nel lungo periodo.


CNH Industrial ha inserito nel proprio piano industriale il nuovo purpose "Breaking New Ground" - Aprire Nuovi Orizzonti - incentrato su innovazione, sostenibilità e produttività. Questo obiettivo riflette la capacità dell'Azienda di creare soluzioni nuove e sempre più innovative, considerando l'impatto delle sue attività sul Pianeta e sulle persone.

 

"Vogliamo portare l'innovazione al massimo per essere vicini ai nostri agricoltori" ripete più volte Carlo Alberto Sisto, neoeletto presidente per l'area Emea di CNH Industrial durante la conferenza stampa tenutasi a Torino lo scorso 29 giugno.

 

Carlo Alberto Sisto, attivo in CNH dal 1998, ha ricoperto diversi ruoli internazionali per la Società fino ad arrivare in Italia ad inizio 2022 per assumere la direzione delle regioni Emea

Carlo Alberto Sisto, attivo in CNH dal 1998, ha ricoperto diversi ruoli internazionali per la Società fino ad arrivare in Italia ad inizio 2022 per assumere la direzione delle regioni Emea

(Fonte foto: CNH Industrial)

 

In questo senso l'Azienda si è impegnata concretamente declinando la propria strategia in quattro priorità di intervento:

  • Carbon footprint.
  • Circolarità ed ecoefficienza.
  • Inclusione ed equità.
  • Governance e impegno sociale.

 

Emissioni zero, quanto siamo lontani?

Oggi le aziende agricole non possono prescindere dall'impiego di tecnologie e macchine innovative per garantire la sostenibilità delle coltivazioni, l'utilizzo equilibrato dei territori e la corretta gestione delle risorse.

 

CNH Industrial negli ultimi anni ha proposto agli operatori del settore soluzioni concrete verso una maggiore sostenibilità. Tale impegno è stato riconosciuto al Gruppo con numerosi premi, come il Sustainability Award 2022. A questi si aggiunge il Memorandum of Understanding, un accordo siglato recentemente con Eni e Iveco Group per potenziali iniziative congiunte di sviluppo in Africa.

 

Il gigante dal cuore verde

Il Gruppo ha inoltre una lunga storia di innovazione nel campo dell'automazione, dei carburanti alternativi e dell'elettrificazione.

In particolare, attraverso il marchio New Holland CNH ha avviato nel 2021 la produzione e la commercializzazione di un trattore da 180 cavalli alimentato 100% a metano, il T6 Methane Power. "Prevediamo di venderne circa 2mila unità nelle regioni Emea entro il prossimo anno ed è in sperimentazione un sistema per l'impiego di metano liquido così da poter proporre sul mercato un trattore ancora più potente" annuncia Sisto.

 

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L'elettrico è un altro ramo di sviluppo per CNH Industrial. Grazie al proprio ecosistema di partner come Monarch, l'Azienda continua a innovare e ampliare la propria offerta di macchinari elettrici, che vanno dagli e-Implements a soluzioni ibride.

 

Le attrezzature elettriche sono alimentate da un generatore e-Source collegato alla Pto anteriore del trattore

Le attrezzature elettriche sono alimentate da un generatore e-Source collegato alla Pto anteriore del trattore

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Alla fine del 2021 l'acquisizione di Raven, Azienda statunitense specializzata nell'agricoltura di precisione e nell'automazione, ha ampliato ulteriormente le possibilità di CNH. Possibilità che vedono l'Italia in prima fila nell'innovazione e nella ricerca di nuove tecnologie.

 

"A Modena non solo supercar"

In Italia CNH Industrial impegna oltre 4.500 dipendenti in quattro stabilimenti e tre centri di ricerca. Fiore all'occhiello per l'Azienda è la realtà di Modena, un Polo da oltre 155mila metri quadri dedicato sia alla produzione sia alla ricerca e allo sviluppo. Il Centro si trova all'interno della Motor Valley, distretto industriale e culturale situato in Emilia Romagna, nato per custodire e valorizzare il patrimonio motoristico della regione.

 

Nello stabilimento produttivo di Modena vengono prodotti le trasmissioni e gli assiali dei trattori di bassa e media potenza

Nello stabilimento produttivo di Modena vengono prodotti le trasmissioni e gli assiali dei trattori di bassa e media potenza
(Fonte foto: CNH Industrial)

 

"Dei 240 milioni di dollari destinati alla R&D per la regione Emea, circa 100 milioni vengono investiti solo nell'area di Modena" spiega Sisto. "A Modena non ci sono solo supercar. Abbiamo il Centro di Ricerca e Sviluppo di trattori di media potenza più grande d'Europa. Qui circa seicento ingegneri si occupano dello sviluppo dei nostri trattori, dal motore fino ai programmi software".

 

Proprio presso il Centro di Modena, entro fine 2022, verrà inaugurato un nuovo simulatore per trattori, il cui costo si aggira tra 1 e 2 milioni di euro. La struttura permetterà di effettuare il testing virtuale dei nuovi mezzi: tramite l'uso di simulazioni e specifici software 3D sarà possibile ridurre i tempi di progettazione, i costi e le emissioni di carbonio, eliminando i rischi per gli operatori.

 

Con il testing virtuale CNH può sviluppare soluzioni rapide e scalabili che ottimizzano la produttività

Con il testing virtuale CNH può sviluppare soluzioni rapide e scalabili che ottimizzano la produttività

(Fonte foto: CNH Industrial)

 

Torino, di nuovo capitale

Non solo Modena. Annunciato sempre durante l'ultima conferenza, il progetto per la nuova sede centrale per l'area Emea di CNH Industrial da realizzare a Torino. Il Polo sorgerà nei pressi della sede già esistente di New Holland ma sarà caratterizzato da nuovi spazi e strutture pronte ad accogliere oltre 1.200 dipendenti. Con un investimento stimato intorno ai 5-10 milioni di euro, la nuova sede verrà inaugurata alla fine del prossimo anno.

 

"Abbiamo già approvato il progetto, abbiamo approvato le spese e siamo pronti a partire con i lavori. La sede di Torino avrà un nuovo concept che faciliterà il lavoro e la comunicazione. Verrà data importanza anche a sostenibilità, innovazione e, soprattutto, inclusione" conclude Sisto.