È scattato in tutta la Toscana il divieto di abbruciamento dei residui vegetale per ridurre il rischio incendi.

 

Un rischio che negli anni scorsi ha portato a vari episodi di incendi accidentali dovuti proprio all'abbruciamento di potature e altri scarti colturali nei campi.

 

Quest'anno il divieto è partito in anticipo rispetto agli altri anni, a causa delle condizioni meteo caratterizzate dalle alte temperature e della già severa siccità.

 

Così già dall'11 giugno 2022, invece che dal 1° luglio come accadeva di solito, non è più possibile bruciare residui colturali agricoli o forestali, ma nemmeno accendere fuochi all'aperto.

 

Resta possibile accendere bracieri e forni nei giardini privati e nelle aree pubbliche attrezzate, sempre rispettando le norme di prudenza.

 

Norme che prevedono di accendere il fuoco nei braceri in assenza di vento e farlo sempre in aree pulite, lontane da materiali che possono facilmente infiammarsi.

 

Il divieto resterà attivo fino al 31 agosto prossimo, a meno che le condizioni meteo non rendano necessario estendere ancora il divieto, ed è attivo su tutto il territorio regionale.

 

Il divieto vale ovviamente sia di giorno che di notte e in qualsiasi condizione meteo. Non è possibile quindi bruciare nelle prime ore dopo l'alba, anche in presenza di rugiada, e nemmeno dopo un temporale, anche se la vegetazione è bagnata.

 

La mancata osservanza delle norme di prevenzione comporta l'applicazione di pesanti sanzioni previste dalle disposizioni in materia.

 

Le autorità invitano poi a segnalare qualsiasi focolaio ai vigili del fuoco al numero 115 o alla sala operativa regionale del servizio antincendio boschivo al numero verde 800.425.425.